Notizia molto interessante per chi è stato assunto tra il 1 gennaio 1981 e il 31 dicembre 1983 oppure tra il 1 gennaio 1986 e il 31 dicembre 1988.
La Corte Costituzionale, con sentenza n° 4 dell’11 gennaio 2024, ha stabilito l’illegittimità costituzionale dell’art. 51 della legge n. 388/2000 (Legge finanziaria 2001) che escludeva la proroga al 31 dicembre 1993 quale termine utile per la maturazione dell’anzianità di servizio ai fini dell’ottenimento della maggiorazione della RIA.
Il DPR 44/90 aveva infatti riconosciuto alcune maggiorazioni della RIA per tutto il personale che prestava servizio nel periodo 1° gennaio 1987-31 dicembre 1988.
Inoltre, al personale che, alla data del 1° gennaio 1990, avesse acquisito anzianità con almeno cinque anni di effettivo servizio, o che aveva maturato detto quinquennio nell'arco dell’allora vigenza contrattuale 1988-1990, spettava dalle date suddette una maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità.
Era stato poi previsto il raddoppio o la quadruplicazione delle somme dovute a titolo di maggiorazione della RIA al personale che, nell’arco sempre dell’allora vigenza contrattuale, avesse maturato, rispettivamente, dieci o venti anni di servizio.
La L. 388/2000 (Legge finanziaria 2001) fissava il termine al 31 dicembre 1990 per il computo dell’anzianità di servizio utile al calcolo della maggiorazione RIA, cancellando così di fatto la possibilità di poter avere la maggiorazione raggiunta nel triennio 1991-1993.
Tale disposizione, infatti, causava una ingiustificata differenziazione retributiva a danno di quei dipendenti pubblici che, diversamente da quanto avvenuto in relazione al triennio 1988-1990, non si sono visti riconoscere l’anzianità di servizio maturata nel successivo triennio 1991-1993.
La decisione della Corte Costituzionale è inequivocabile ed ogni dipendente può richiedere oggi le maggiorazioni maturate negli ultimi 5 anni nonché l’aggiornamento della RIA, con un aumento della retribuzione che andrà ad incidere positivamente sia sulla liquidazione del TFS che nel successivo calcolo dell’assegno pensionistico.
USB ha già dato mandato al proprio ufficio legale di approntare la diffida propedeutica al ricorso per ottenere le maggiorazioni della RIA.
A breve comunicheremo le modalità per l’adesione alla diffida e al ricorso che saranno gratuiti per gli iscritti alla USB.
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