Mentre giugno è appena arrivato Napoli registra già i primi record di turismo. Dietro questa presunta ricchezza mal redistribuita tra tutte le fasce della popolazione, si assiste ad un vertiginoso aumento degli affitti ai danni di lavoratori e studenti. Fa sempre più notizia, da un lato la quasi impossibilità di trovare immobili per affitti ad uso abitativo e transitorio e, dall’altro, la trasformazione della destinazione degli stessi ad uso esclusivamente turistico. Il tutto viene accompagnato da un aumento generalizzato degli sfratti ai danni degli abitanti storici del centro storico, colpiti anche dall' aumento del costo della vita e dal blocco dei salari.
Se nel centro storico si assiste a questo fenomeno nelle zone periferiche della città continua il processo di abbandono della gestione pubblica delle case popolari. L’avvenuta trasformazione dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari in Acer non ha significato un aumento del servizi per gli inquilini di questi immobili ma ha solo completato il processo di velata privatizzazione e smantellamento della gestione del patrimonio pubblico ERP. Infatti da mesi denunciamo nelle zone di Soccavo e rione Traiano lo stato di abbandono e degrado in cui versano molte case popolari, anche quelle date in gestione alla Napoli Servizi, e l’invio di lettere di addebito economico agli inquilini morosi senza che siano previsti piani di rateazione.
È evidente che Napoli sconta, così come gran parte del Paese, la mancanza di una politica abitativa da parte dei vari Governi che si sono succeduti negli ultimi decenni (per un approfondimento vedere “Prigionieri del mattone. Rendita vs diritto alla casa” a cura di Asia USB). Da questo punto di vista sono insufficienti anche le misure varate negli ultimi anni da parte della Regione Campania: dal bando annuale del contributo fitto, che si concretizza in un mero aiuto dato agli inquilini privati che va direttamente nelle tasche dei proprietari, e dall' apertura del bando di accesso alle case pipolari, dove a fronte di una fortissima richiesta e adesione, non risultano esserci case popolari da assegnare.
Infine Asia USB propone al Comune di Napoli il blocco della dismissione del patrimonio ERP affidato alla Napoli Servizi e che una parte degli introiti incassati dalla tassa di soggiorno siano utilizzati per la gestione e la cura delle cose popolari affidate alla gestione della società partecipata del Comune di Napoli.
Asia USB dà appuntamento a tutti i suoi iscritti mercoledì 7 giugno ore 18 a Piazza Dante!
Asia USB Napoli