Questa mattina a Novi Ligure (Al) Antonio Summa, un operaio di 52 anni, è morto a causa della rottura dell'arteria femorale di una gamba, provocata dai frammenti di vetro di un infisso sul quale stava lavorando, nel cantiere per il rifacimento della facciata di Palazzo Durazzo, in centro storico. Le dinamiche del fatto sono in via di accertamento da parte dello Spresal e dei carabinieri.
Ancora una volta una vita è stata spezzata e va ad aggiungersi alle centinaia di morti registrate quest'anno (a oggi sono 367), e tutto questo accade mentre in Italia si persegue il profitto risparmiando su sicurezza e controlli.
Siamo sempre più convinti nel continuare la battaglia affinché venga istituito il reato di omicidio sul lavoro: in un paese in cui, durante la normale attività lavorativa, muoiono più di 3 persone al giorno, questa è la risposta minima che uno Stato che si dice democratico deve dare.
In questo momento di profondo lutto, l'Unione Sindacale di Base nello stringersi al cordoglio della famiglia si impegna a supportarla, qualora fosse richiesto, nella ricerca di giustizia e nel perseguire la piena responsabilità legale per questa tragedia.
La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, così come l’aumento reale dei salari e l’introduzione del salario minimo, la difesa del reddito di cittadinanza, la richiesta di una nuova stagione di assunzioni nella pubblica amministrazione, sono tra i punti salienti della piattaforma della giornata di sciopero generale che USB ha proclamato per il 26 maggio e che cogliamo l’occasione per rilanciare perché riteniamo sia l’unica strada possibile per le lavoratrici e i lavoratori nel nostro Paese.
p. USB Alessandria
Giovanni Maccarino
Alessandria 12/05/2023