Genova, 21 ottobre 2024
COMUNICATO STAMPA
OSPEDALE GALLIERA: L'ORGANIZZAZIONE SANITARIA COME IL GIOCO DELLE 3 CARTE?
Perchè le inique scelte politiche gestionali del Servizio Sanitario Regionale devono ricadere pesantemente sugli operatori sanitari del servizio pubblico? Che fine hanno fatto gli “eroi” post pandemia che venivano ersi per il lodevole lavoro svolto durante l'emergenza sanitaria?
Oggi si trasferiscono le risorse umane come fosse un gioco! Decisioni assurde e paradossali colpiscono pesantemente dei servizi eccellenti che danno lustro alla sanità genovese, ligure e alla nazione intera. Senza un reale confronto sindacale e senza valutare adeguatamente il contesto emergenziale alcuni lavoratori subiscono passivamente ogni decisione calata dall'alto. E in mezzo alle decisioni “padronali” sono coinvolti anche i pazienti che, loro malgrado, potrebbero rischiare di subire ritardi ed errori sanitari causati soprattutto da condizioni di lavoro stressanti e improvvisate. Con il penultimo COMUNICATO STAMPA dello scorso 7 febbraio 2024 avevamo denunciato pubblicamente un ritorno al passato. Nel reparto di ortogeriatria (2B2) veniva sostituito un infermiere con un OSS nel servizio notturno. Da questo fatto nasceva il titolo del comunicato stampa (ritorno al passato) che speravamo di non rivedere più. Ma al peggio non c'è mai fine!
Come è noto in Liguria (e non solo) c'è una cronica carenza di sanitari qualificati. I motivi sono sempre gli stessi. Le facoltà a numero chiuso, stipendi inadeguati e condizioni di lavoro disumane. Oggi il privato è più appetibile o si va a lavorare all'estero. Conseguentemente i sanitari scelgono i privati (che hanno stipendi più alti) e i concorsi pubblici nelle ASL vanno quasi deserti.
Al Galliera da diversi mesi il Laboratorio Analisi lavora con una dotazione organica ridottissima. Rispetto al numero previsto oggi mancano 9 Collaboratori Professionali - Tecnici di Laboratorio TSLB - e nei prossimi mesi il numero delle dimissioni a vario titolo peggioreranno il contesto lavorativo. In queste condizioni l'unica operazione praticabile (e di buon senso), per non sommergere i lavoratori da carichi di lavoro estremamente gravosi, era quella di abbassare/tagliare notevolmente le prestazioni esterne, al fine di salvaguardare i dipendenti dall'esposizione allo stress (lavoro correlato) psicofisico e, conseguentemente, per evitare ritardi nelle refertazioni ed eventuali errori diagnostici che potrebbero danneggiare i pazienti. Ma la competente direzione aziendale pensa e agisce diversamente. Decide di spostare le “PEDINE” da una struttura all'altra come fosse un gioco di prestigio! Dal laboratorio di ISTOCOMPATIBILITA' (UN'ECCELLENZA MONDIALE) al Laboratorio Analisi. Dal Centro Trasfusionale (altra eccellenza del Galliera) al Laboratorio Analisi. Pertanto, pur di non tagliare le prestazioni esterne (è l'unico strumento per salvaguardare i carichi di lavoro dei pochi tecnici rimasti!) del Laboratorio Analisi, l'obiettivo della direzione sembra quello di spremere i lavoratori già provati dalle criticitàsopra esposte. Perchè gli straordinari, gli ORDINI DI SERVIZIO e le improvvise modifiche ai turni sono la nuova normalità!
Da mesi i delegati della RSU aderenti all'USB P.I. chiedono a gran voce di non toccare la dotazione organica dei due Laboratori (Istocompatibilità e Centro Trasfusionale). Da quando è emersa la criticità presso il Laboratorio Analisi i delegati eletti in USB/RSU chiedono di tagliare le prestazioni esterne finchè il problema della carenza dei Tecnici di Laboratorio non viene risolto con le assunzioni necessarie! Ma come se quanto sopra non bastasse, oggi la direzione aziendale stipula anche una convenzione con il centro trasfusionale della ASL 3 per caricare di ulteriori responsabilità i Tecnici del centro trasfusionale dell'Ente. Incredibile ma vero! Ma il colmo è che il centro trasfusionale della ASL 3 è in sofferenza da anni! E allora perchè non farlo confluire dentro il centro trasfusionale del Galliera trasferendo i sanitari presso l'Ente? Se vogliono lor signori, quelli che gestiscono il carrozzone A.Li.Sa., potremmo cambiare i ruoli manageriali. I rappresentanti dei lavoratori o gli stessi lavoratori potrebbero organizzare i servizi perchè conoscono i problemi e le dinamiche organizzative. Mentre chi causa i disservizi agli utenti e crea problemi ai lavoratori potrebbe ritornare a scuola (quella pratica) per imparare ad esercitare al meglio il ruolo di gestori della cosa pubblica.
Intanto anche la direzione aziendale del Galliera farebbe una cosa buona e giusta se non toccasse due eccellenti servizi che hanno già una dotazione organica stabile e funzionale. Sembra già passato il tempo delle domande. Fanno finta di non comprendere del perchè il Galliera è poco attrattivo e le fughe annuali dei sanitari sono sempre più costanti. Perchè con un salario accessorio irrisorio, con strutture storiche fatiscenti (lasciate da decenni in stato di abbandono e con il padiglione C caramente ristrutturato che rimane ancora chiuso in attesa di essere demolito!) e con un'organizzazione (si fa per dire) perennemente critica, i lavoratori cercano altri “lidi”. E dispiace dirlo ma non hanno tutti i torti!
USB P.I. Sanità Liguria