Le precedenti ondate sembrano non aver insegnato alcunchè a politica e dirigenza. Quelle/i che possiamo definire solo come meravigliosi/e lavoratrici/tori continuano a fornire le migliori cure e assistenza possibili ai piccoli pazienti ma in questo modo è davvero difficile andare avanti. Diversi i casi di positività tra gli operatori, reparti promiscui tra pazienti positivi e non , mancanza di personale, mancata valutazione dei rischi. Se lo fai notare? Ottieni ritorsioni e minacce. Se lo scrivi come stiamo facendo? Probabilmente arriveranno anche a noi. Perché ormai è questa la concezione del servizio pubblico. Dirigenti che utilizzano soldi pubblici (e quindi soldi di lavoratori e pensionati) come fossero personali anche per pagare vertenze legali. Emblematica la questione del tempo vestizione. Tramite accordi si potrebbero risparmiare migliaia e migliaia di euro di spese legali ma questo non avviene.
La sicurezza sul lavoro? invitiamo i consiglieri regionali a visionare le denunce allo Psal per vedere cosa succede. Praticamente niente. Dal DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) ovvero quello che dovrebbe essere lo strumento base soprattutto in questo momento risulta poco e niente dell’aumento di carichi di lavoro e per i rischi aggiuntivi.
Forse a qualcuno sembrerà normale pazienti ricoverati in neuropsichiatria positivi al Covid senza possibilità di isolamento e con rischio aggressione per gli operatori reso ancora più pericoloso.
Ma non lo è normale. Non può essere considerato normale
E anche i reparti promiscui tra positivi e non come ad esempio il Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza, non possono essere considerati la normalità.
Devono esserci reparti e personale dedicato Non è un gioco. Rischiamo quotidianamente la salute e la vita nostra e dei nostri cari a causa di incompetenza, disorganizzazione e arroganza.
P.S. Se si chiedono risposte ad Alisa….non risponde
USB Gaslini