Dopo tre anni di iniziative, anche eclatanti, come lo sciopero della fame dell’estate 2007 davanti la Direzione Generale, abbiamo ottenuto un riconoscimento economico per i mansionisti delle aree A e B, ma soprattutto siamo riusciti a far accettare al tavolo sindacale la discussione su un problema volutamente occultato per troppo tempo. Quanti ricordano ora il comportamento di chi, per anni, ha negato il problema, tentando di boicottare le nostre iniziative ed arrivando, in qualche caso, a minacciare i lavoratori?
Le lotte contro il mansionismo hanno attraversato l’intera storia sindacale della RdB all’INPS, dalla fine degli anni ’70 ad oggi, riuscendo a determinare, periodicamente, condizioni più favorevoli per i lavoratori. Negli ultimi tre anni, attraverso la costituzione dei comitati dei mansionisti, soprattutto al nord, il blocco delle mansioni superiori, le numerose assemblee territoriali e quelle nazionali, gli scioperi del sindacalismo di base, nei quali la lotta al mansionismo è stata parte integrante della piattaforma rivendicativa, siamo riusciti, tutti insieme, ad esercitare una pressione costante che ha portato a questo importante risultato.
Da qui occorre ripartire per una soluzione piena del problema, che abbia come obiettivo la costruzione dell’area unica C e la crescita professionale dei lavoratori oggi inquadrati nelle aree A e B. Per questo guardiamo con attenzione all’utilizzo delle graduatorie delle selezioni interne, bandite nel 2008, perché non si perda l’occasione di sfruttare al massimo le attuali possibilità, facendo scorrere le graduatorie in base alle carenze che si determineranno al 31 dicembre 2009, chiedendo al tempo stesso ai ministeri vigilanti l’autorizzazione ad incrementare i posti a C1.
Successivamente, stabiliti nuovi criteri selettivi, dovranno essere bandite selezioni interne per tutti i livelli economici, con l’obiettivo di una crescita professionale generalizzata che, nel caso delle aree A e B, porti al superamento di queste due aree di lavoro con l’ingresso progressivo dei lavoratori nell’area C, realizzando un obiettivo coerente con l’attuale e futura organizzazione del lavoro dell’Istituto.
Le altre organizzazioni sindacali saranno disponibili ad inserire nelle piattaforme per il rinnovo contrattuale la progressiva cancellazione delle Aree A e B?