Compatte, determinate, simpatiche, le cameriere del Novotel Milano-Linate oggi hanno scioperato tutto il giorno perché vogliono, come spetta loro, il contratto del Turismo. Schierate davanti all’ingresso dell’hotel, cosa che ha innervosito alquanto la direzione, con cartelli, bandiere e volantini ampiamente diffusi ai clienti, hanno gridato a gran voce le loro rivendicazioni. Lì loro ci lavorano ma non sono dipendenti di Novotel, ma della Velox Servizi srl che ha vinto l’appalto. Il che vuol dire una condizione di precarietà e di debolezza perché quando scade l’appalto, il che capita ogni pochi anni, vince l’azienda che offre il massimo ribasso. E questa si rivale, per garantirsi un profitto, sulle lavoratrici. Una brutta condizione. Le rivendicazioni delle cameriere del Novotel non sono solo l’abbandono del contratto dei Multiservizi, ma anche il rispetto delle ore contrattuali. Capita infatti che quando le camere sono piene sono obbligate a fare gli straordinari, ma quando sono vuote vengono messe in sospensione, senza stipendio. Ma loro sono assunte part time, il che vuol dire che, per legge e per portare a casa uno stipendio a mala pena decente, possono fare altri lavori. Ma se l’orario al Novotel è ballerino, il secondo lavoro non può essere garantito. C’è poi il problema del numero delle camere da pulire ogni ora. Impossibile da rispettare: molte volte le stanze sono in pessime condizioni e necessitano una pulizia straordinaria. Anche la proprietà del Novotel è coinvolta nella vertenza, anche se fa lo gnorri. Come committente è il responsabile ultimo del buon andamento dell’appalto, anche delle condizioni di lavoro delle cameriere, del giusto contratto loro applicato, della correttezza degli stipendi, delle ore di lavoro, dei diritti normativi. Lunedì è previsto un nuovo incontro con la Velox, dopo che l’ultimo non è andato a buon fine. Speriamo che Velox e Novotel abbiano capito che le cameriere sono intenzionate a non cedere e a pretendere ciò che spetta loro.
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