Domenica pomeriggio a Torino si è svolto l’incontro con la comunità Nigerina, dove è intervenuto anche un rappresentate di USB.
Non possiamo dire che l’esercito francese abbia avuto successo, non riusciamo a capire come i soldati francesi possano dire che sono lì per aiutare la gente a combattere il terrorismo, quando ogni anno la situazione peggiora. Il Niger era considerato l’ultimo alleato occidentale nel Sahel, questa regione semiarida diventata l’epicentro della violenza jihadista.
Francia e Stati Uniti posizionano truppe in Niger, che ospita anche la più grande base di droni degli Stati Uniti.
Ma quando la Francia ha rifiutato di riconoscere il nuovo governo militare, si è acceso il risentimento contro l’ingerenza francese negli affari interni del Niger.
I sostenitori della giunta vedono il colpo di stato come un nuovo inizio per il Niger.
Molti nigerini credono che la Francia abbia avuto, per troppo tempo, un accesso privilegiato all’elite politica e alle risorse naturali del Paese.
Vedono il colpo di stato come un’opportunità per fare piazza pulita del passato, per recuperare la sovranità del paese e per sbarazzarsi dell’influenza francese. L’Africa ha sofferto la schiavitù per 400 anni e continua a soffrire il neocolonialismo economico: è ora che l’Africa sia indipendente economicamente e libera delle catene dell’ oppressore.
Senza dimenticare che questo la ragione che spinge le persone a migrare ed a subire in Italia razzismo istituzionale attraverso le leggi sbagliate di questo Paese.
USB Federazione del Sociale Torino