“Basta con la vergogna di una legge approvata e mai più finanziata – dichiara Guido Lutrario della Confederazione USB Lazio – Il nuovo governo regionale deve recuperare rapidamente, già dall’imminente assestamento di bilancio, la legge n.4/2009 che istituiva il reddito minimo garantito e tornare a finanziarla”.
“Già all’epoca della sua approvazione il grande numero delle domande ammesse, 115mila, dimostrava l’esistenza di una grandissima sofferenza nella nostra Regione. Oggi le cose sono peggiorate e non è più tollerabile aspettare ancora, soprattutto di fronte al dato ormai conclamato di una incapacità sistematica ad utilizzare i fondi che l’Europa mette a disposizione della regione Lazio per affrontare i temi dell’inclusione sociale e della lotta alla povertà. E ricordiamoci – ha continuato Lutrario – che si tratta di soldi nostri, recuperati dalle tasse dei lavoratori”.
“In vista della manifestazione del 10 luglio, la Confederazione USB del Lazio – ha concluso Lutrario – propone di allargare la platea degli aventi diritto sia rompendo l’assurdo limite di età 30/44 e sia includendo tutti quei lavoratori a basso reddito (precariato diffuso, part-time obbligatorio, ecc.) non iscritti al collocamento”.
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