(105/20) Nel solito guazzabuglio di frasi buttate lì ad effetto per far colpo su chi non ha voglia o tempo di approfondire, ieri la FLP nel suo comunicato N. 252 (anche la numerazione dei volantini da sola è una barzelletta) scrive testualmente - “... Non si era mai vista, fino all’altro giorno, una richiesta “sindacale” di applicare sentenze sfavorevoli ai lavoratori. Altro che “intrighi di palazzo”, quello non è un sindacato, la FLP sta dalla parte dei lavoratori e chiede invece pari trattamento, in positivo, per tutti!...”.
Cerchiamo di mettere ordine in queste affermazioni deliranti. Quello che non sarebbe un sindacato, secondo la FLP, è la USB. E quale sarebbe la nostra colpa? Quella di aver reso nota con il comunicato N. 103 del 31 agosto scorso (e qui i numeri sono veri e pure per difetto) la vicenda di 7 dipendenti C2 ai quali l’amministrazione avrebbe permesso di partecipare alla selezione per il passaggio a C1 in scadenza il prossimo 11 settembre. E perché dei C2 dovrebbero concorrere per transitare in Area C se già si trovano collocati in quell’area? Questo è proprio quello che abbiamo denunciato con il nostro comunicato.
I 7 dipendenti sono ex lavoratori socialmente utili del Ministero del Lavoro transitati all’INPS a seguito di una Convenzione sottoscritta il 28/11/2000. Nel 2001 parteciparono con esito favorevole alla selezione bandita dall’INPS per contratti con rapporto a tempo determinato a B1. Successivamente furono stabilizzati nell’organico dell’Istituto in Area B. Nel 2014 presentarono ricorso contro l’INPS reclamando l’inquadramento in Area C “ab origine” in quanto da LSU erano collocati in una qualifica corrispondente a tale area. In primo grado vinsero il ricorso e l’amministrazione applicò la sentenza. Con le selezioni 2016 transitarono a C2 e alcuni di loro ottennero la posizione organizzativa. A dicembre 2019 la sentenza della Corte di Appello di Roma ribaltò la sentenza di primo grado dando torto ai lavoratori, sostendendo che il rapporto come LSU non può essere considerato in continuità con i contratti successivi a tempo determinato e con la stabilizzazione. In altre parole: puoi anche essere stato inquadrato in Area C come LSU, ma il lavoro socialmente utile non può essere considerato in continuità con la selezione a B1 per il tempo determinato e con la successiva stabilizzazione. In questi otto mesi non risulta che l’amministrazione abbia applicato la sentenza di appello e i 7 lavoratori risultano tutt’ora inquadrati a C2.
La USB non ha chiesto che l’amministrazione dia corso alla sentenza perché ce l’ha con i 7 colleghi o perché è nemica dei lavoratori, come vorrebbe far intendere la FLP, ma per giustizia nei confronti di tutti gli altri colleghi a cui negli anni non è stato fatto alcuno sconto. Per la FLP non saremmo un sindacato solo perché chiediamo che tutti siano trattati allo stesso modo? Siamo convinti del valore di quei 7 lavoratori e del loro diritto ad essere inquadrati in Area C in quanto mansionisti, al pari tuttavia di tutti gli altri lavoratori mansionisti dell’Area A e dell’Area B. Le sentenze, che siano favorevoli o sfavorevoli, o si applicano per tutti o per nessuno. Invece la FLP lascia intendere, neanche velatamente, che se l’amministrazione fa una porcata è un bene, perché in tal modo c’è spazio per altre porcate, l’importante è che siano fatte nell’interesse dei lavoratori. Noi la pensiamo diversamente e ci battiamo perché siano trovate soluzioni praticabili e trasparenti per tutti, Se le regole sono sbagliate bisogna battersi per cambiarle e non cercare di aggirarle.
Se è vero che ai 7 lavoratori è stato permesso di presentare la domanda alla selezione per C1, pur essendo ancora ufficialmente C2, chi ha forzato la procedura? Chi ha disposto la forzatura? Cosa dice la FLP ai tanti lavoratori e lavoratrici che stanno presentando la domanda per le selezioni? Che è tutta una farsa? Che le regole non contano? Che sono fessi a studiare perché basta avere qualcuno che forzi le regole, tanto poi nessuno paga pegno perché c’è la protezione degli alti papaveri dell’INPS? Lo ripetiamo ancora una volta: la responsabilità non è in capo ai 7 lavoratori ma a chi dirige la tecnostruttura dell’INPS, a chi ha la responsabilità nazionale delle procedure selettive. Finora dall’amministrazione non abbiamo avuto le risposte ai quesiti che abbiamo posto e i chiarimenti o le smentite in merito ai fatti che abbiamo raccontato e che sono di assoluta gravità. La FLP pensi a proporre all’Aran un sistema di classificazione che risolva il mansionismo per tutti, perché il giochino di chiedere 3.000 passaggi in Area C all’INPS e l’Area Quadri ai Ministeri o alle Agenzie Fiscali, così da solleticare le platee di riferimento e non risolvere i problemi di nessuno, è un modo furbesco di fare sindacato che non ha vita lunga, può portare qualche risultato solo a breve. Il sindacato è un’istituzione troppo seria e importante, costruita con il sacrificio del lavoro e di vite umane: non merita di essere immiserita da personaggi squallidi che oggi ne attraversano la scena.