È stato un bel corteo combattivo e partecipatissimo: 2.000 LAVORATRICI E LAVORATORI che partendo dal San Raffaele hanno attraversato le strade di Milano.
Notevoli gli sforzi sostenuti dalla stampa finanziata coi “soldi pubblici”, compreso il Corriere della Sera - di cui proprio Rotelli è il maggiore azionista - per far passare la mobilitazione in second’ordine, anteponendo le solite meschinità qualunquiste sul traffico in tilt e sull’ordine pubblico ai contenuti delle lotte espresse.
Il corteo ha raggiunto la Stazione Centrale e si è fermato sotto il Palazzo del potere regionale. Migliaia di lavoratori hanno gridato la loro determinazione per bloccare i piani di ridimensionamento del SSN, licenziamenti al San Raffaele compresi. Ogni genere di taglio previsto o attuato dal governo regionale e nazionale, i POA al ribasso in tutta la Sanità, la messa in cassa integrazione di massa registratasi in questi giorni nel settore sanitario privato sono stati argomenti di denuncia da parte dei manifestanti.
La necessità di un vero e proprio baluardo di lotta si affianca alla consapevolezza della situazione politica che molti hanno ormai raggiunto nel veder governare il paese, da un anno a questa parte, da personaggi interessati ed educati al mero accumulo finanziario.
La lotta che i Lavoratori del San Raffaele hanno iniziato il 1 novembre, con un presidio permanente che vede la partecipazione di decine di Lavoratrici e Lavoratori che presidiano tutti i giorni, organizzano giornate di Lotta, che ha visto 1000 lavoratori bloccare la tangenziale di Milano nei giorni scorsi, organizzando assemblee con presenze da 800/1000 lavoratori, è sostenuta anche da molti Cittadini: CONTRO IL LICENZIAMENTO DI 244 LAVORATORI, UN TAGLIO SALARIALE DI 500 EURO E LA DISDETTA DI TUTTI GLI ACCORDI SINDACALI DAL 1973 AD OGGI.
USB LAVORO PRIVATO LOMBARDIA
Sanità Privata