Nel quadriennio 2011-2014, la stangata peserà su ogni famiglia per un importo pari a 8.266 euro, più di 2.000 euro all'anno.
Non finiremo mai di ripeterlo: la manovra Monti colpisce i lavoratori, i pensionati, i cittadini mentre salva i grandi patrimoni e non contiene misure adeguate per la crescita e lo sviluppo.
È una manovra recessiva che non risponde alle esigenze di equità sociale e di crescita, interpreta i vincoli europei e dei mercati finanziari in modo restrittivo e rischia di avere un effetto depressivo sulla ripresa dell’economia, mentre mancano politiche ed interventi adeguati per gli investimenti pubblici a sostegno della domanda e dei consumi collettivi.
La manovra va cambiata perchè:
si usano le pensioni per fare cassa e si abbassano i redditi dei pensionati sopra i 960 euro con il blocco degli aumenti. E’ ingiusto l’ulteriore slittamento del pensionamento di decine di migliaia di pensionati in procinto di andarci, a causa dell’innalzamento del limite a 42 anni (e 41 per le donne) per le pensioni di anzianità
si tagliano i servizi ai cittadini. Gli ulteriori tagli di oltre 5 miliardi agli enti locali e alle regioni causeranno o l’aumento delle tariffe (come nel caso dei servizi sociali e del trasporto pubblico locale) o la riduzione dei servizi pubblici per i cittadini
la reintroduzione dell’ICI (ora IMU) non ha natura progressiva e pesa di più in termini relativi sulle classi medie rispetto alle classi ricche e non colpisce tutti gli edifici (ad esempio quelli di proprietà delle istituzioni ecclesiastiche) in cui vengono esercitate attività di natura prettamente commerciale
mentre si riducono i redditi a pensionati e cittadini (e non si interviene sulle manovre di luglio e di agosto che taglieranno le detrazioni ai lavoratori del 4 e del 20% nel 2012 e nel 2013) non vengono toccati i grandi patrimoni, ad eccezione di alcune ma simboliche misure sull’innalzamento dell’imposizione fiscale sulle autovetture e barche di lusso
non c’è la tassa sui grandi patrimoni e sulle ricchezze. L’innalzamento dell’imposta di bollo sulla ricchezza mobiliare detenuta nelle banche è irrisoria (1,5 per 1000) e non colpisce tutte le tipologie di patrimoni
non si porta avanti fino in fondo la lotta all’evasione fiscale: la soglia di mille euro per il pagamento in contanti è troppo alta e l’imposizione fiscale del 1,5% sui capitali scudati è irrilevante, un regalo per gli evasori che se la cavano con poco
invece di ricavare nuove entrate dalle aste delle frequenze TV per il digitale, queste si assegnano gratuitamente ai grandi network televisivi
non si tocca la casta dei militari: nessun taglio alle spese (oltre 21 miliardi di euro) e ai 15 miliardi che spenderemo per 131 caccia F35
non si interviene verso le faraoniche grandi opere: soldi sprecati per le grandi infrastrutture strategiche (1,5 miliardi nella legge di stabilità del 2012), mentre bisognerebbe indirizzare i fondi verso le “piccole opere” di cui avrebbe bisogno il paese
continuano i benefici ai privati con i finanziamenti pubblici: in particolare le scuole private che ricevono 700 milioni di euro di contributi ogni anno, gli autotrasportatori (400 milioni), i gestori privati (cliniche) di convenzioni con il sevizio sanitario nazionale che lucrano sugli abusi di tariffe e prescrizioni
l’aumento dell’IVA deprime i consumi e fa aumentare l’inflazione
manca il sostegno agli investimenti pubblici
manca il sostegno all’occupazione giovanile e femminile, che in questa manovra si riduce all’aumento della deducibilità dell’IRAP per chi assume giovani e donne
mancano investimenti nel welfare e nella coesione sociale, nel servizio civile, nella università e nella scuola: nessun investimento e nessun stanziamento a colmare la situazione drammatica delle politiche sociali e dell’istruzione e la formazione
l’aumento del prezzo del carburante è il quattordicesimo provvedimento preso in questa legislatura, un record storico e mondiale.