L’incontro tenuto il 4 Giugno '08 presso la Prefettura per scongiurare la mesa in mobilità (licenziamento) di 12 lavoratori della ditta Seppi Autonoleggio, che all’ interno di Consorzio ORFEO e per conto di Transcoop bus esercisce parte del sub appalto del servizio urbano ed extraurbano ha avuto esito negativo, pertanto siamo stati costretti a indire uno sciopero di 4 ore per il 17 giugno 2008 in tutto il gruppo ACT.
Durante l'incontro il consorzio ORFEO ha presentato una proposta a nome della nuova azienda che prenderebbe in carico le linee prima affidate a Seppi: riassunzione immediata solo per una piccola parte dei lavoratori messi in mobilità, riassunzione dopo il periodo estivo per un'altra parte, e due lavoratori lasciati in mobilità fino alla fine con conseguente perdita del posto di lavoro.
Non c'è crisi per mancanza di lavoro nel trasporto pubblico reggiano, anzi Autolinee dell'Emilia, l'azienda che dà in affidamento le linee ha recentemente aumentato il lavoro al consorzio ORFEO.
I due lavoratori che rimarrebbero disocupati sono indesiderati dal proprietario della nuova azienda per motivi che questi definisce “di affidabilità”; in realtà uno di loro è un lavoratore sindacalizzato, l'altro usufruisce dei permessi previsti dalla legge 104 per gravi motivi di famiglia.
Un altro motivo per cui viene utilizzata la mobilità è che in questo modo la nuova azienda può usufruire di forti sgravi contributivi e fiscali, che ovviamente peseranno sulle tasche dgli altri lavoratori e dei cittadini che pagano le tasse.
Tutto ciò con la complicità di fit/cisl e uilt/uil che come di consueto non vedono l'ora di accordarsi con i padroni e accettano in questo modo un'odiosa discriminazione verso due lavoratori, oltre che avallare una procedura di mobilità non necessaria perché non determinata da crisi di lavoro.
La C.U.B. Trasporti aveva ottenuto, dopo anni di lotte, che nessun autista avrebbe perso il lavoro a causa di cambiamenti nella composizione aziendale del consorzio ORFEO, trasferimenti di linee da un'azienda all'altra, ecc. : i lavoratori avrebbero mantenuto livello ed anzianità nel passaggio dall'una all'altra; tutto questo con la proposta di ORFEO sostenuta da fit/cisl e uilt/uil viene perduto, a favore solo delle aziende.
A.C.T. nel ruolo di agenzia della mobilità e Autolinee dell'Emilia nel ruolo di gestore principale del trasporto pubblico reggiano sono responsabili del rispetto degli accordi e delle azioni e attività delle aziende che lavorano in affidamento come quelle del consorzio ORFEO, ma in questa vertenza si sono chiamati fuori pretendendo di non averci nulla a che fare.
Da anni chiediamo che i lavoratori del trasporto pubblico reggiano siano inquadrati sotto un unico contratto aziendale, appunto per evitare disparità di trattamento salariale e normativo per chi svolge lo stesso lavoro e abbiamo sostenuto questa posizione con dieci scioperi nel corso di un anno e mezzo di lotte; questa situazione dimostra quanto siano reali i problemi dei dipendenti del consorzio ORFEO e quanto sia urgente l'applicazione del contratto unico.
Questa nostra posizione è fortemente osteggiata non solo dalle aziende, che non ci convocano ai tavoli di trattativa, ma anche dai politici proprietari di A.C.T. Il sindaco di Reggio Emilia Delrio e la presidente della Provincia Masini, che sebbene molto spesso sollecitati a prendere una posizione politica sull'atteggiamento discriminatorio tenuto da A.C.T. non sono mai intervenuti, nonostante la promessa dell'assessore Gandolfi ad interessare della questione la Giunta Comunale.
Reggio Emilia, 8 giugno 2008