Un altro anno è trascorso, un anno in cui la USB, anche in Calabria, si è resa protagonista di tante iniziative, di prese di posizioni, di manifestazioni, di interventi a difesa dei lavoratori.
E’ stato un anno oggettivamente difficile ed il 2015 non si annuncia certamente migliore.
L’attacco alla democrazia sindacale, con l’accordo sulla rappresentanza che tende ad escludere il sindacato scomodo, la USB, dimostra come il nostro sindacato e la sua capacità di raccogliere consensi, faccia davvero molta paura.
Il governo, ha continuato l’opera di massacro dei lavoratori e di smantellamento della pubblica amministrazione: abolizione delle province, quella di alcune ragionerie provinciali (in Calabria il 2 febbraio chiuderanno gli uffici di Crotone e Vibo Valentia), la chiusura di Uffici dell’Agenzia delle Entrate (in Calabria la chiusura degli sportelli decentrati di Amendolara, Cirò, Corigliano, Mileto, Montalto Uffugo, Rogliano e Taurianova), ripropongono in maniera drammatica la questione del personale e degli esuberi.
Così come i problemi legati all’assunzione nella nostra regione degli oltre 5.000 precari lsu-lpu, con gli impegni mai rispettati ed il pasticcio dell’ultimo momento ancora non definito, con l’imminente scadenza al31 dicembre per trovare una soluzione.
Analogo problema, nazionale, ma con ripercussioni anche nella nostra regione, riguarda pure i discontinui dei vigili del fuoco, che, salvo ripensamenti dell’ultim’ora, saranno tagliati fuori dopo anni di precariato.
In questo anno, la USB Calabrese, ha messo in campo, oltre alle assemblee sui posti di lavoro, tante iniziative come quelle ripetute a favore dei precari, come quelle regionali messe in campo in occasione degli scioperi del pubblico impiego il 19 giugno e quello generale del 24 ottobre, in occasione dell’arrivo della nave dei veleni a Gioia Tauro, che ha avuto una eco nazionale grazie al clamore messo in atto da USB Calabria.
Il tanto lavoro che ci aspetta nel 2015, a partire dalle elezioni RSU nel Pubblico Impiego, non ci spaventa certamente, ma ci pone di fronte ad un impegno che dovrà essere straordinario da parte di tutti noi, gruppo dirigente, iscritti e semplici simpatizzanti.
Buon anno di lotte