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21 e 22 OTTOBRE DI LOTTA: IL NO SOCIALE ALLA CONTRORIFORMA RENZI

Roma,

Sciopero generale e manifestazione nazionale a Roma per la difesa dei diritti del lavoro e della Costituzione

COMUNICATO STAMPA

 

Sciopero generale venerdì 21, “No Renzi Day”, manifestazione nazionale a Roma, sabato 22:  questo l’ “ottobre in lotta” illustrato questa mattina a Roma nella conferenza stampa di presentazione della 2 giorni di sciopero e mobilitazione, che si è tenuta presso la sede dell’Associazione Stampa Romana.

I promotori, un ampio raggruppamento di sindacati di base, forze politiche, movimenti sociali,  riuniti nel “Coordinamento NO Sociale al Referendum”, non usano giri di parole: “Non si può distinguere fra la controriforma della Costituzione e chi la fa” - ha esordito Giorgio Cremaschi a nome del Coordinamento, schierato in modo compatto per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale, per difendere ed applicare la Costituzione del 1948, per dire basta al governo Renzi e al massacro sociale.

 

“Su 27 miliardi la legge di stabilità di Renzi ne dà 20 ad aziende e banche – ha sottolineato Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo nazionale USB - mentre i veri effetti del jobs act e dell’abolizione dell’articolo 18, che hanno prodotto l’aumento dei licenziamenti senza generare nuova occupazione, oggi vengono attestati anche dall’Inps. Lo sciopero generale, che Cigli Cisl Uil si guardano bene dal proclamare, è più che mai necessario”.

 

Allo sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici e privati, proclamato per l’intera giornata del 21 ottobre da USB, Unicobas e USI, hanno aderito anche il SI Cobas, l’ADL e la CUB Trasporti Lazio.

Lo sciopero vedrà una fitta rete di mobilitazioni, diffuse su tutto il territorio nazionale, che a Roma si congiungeranno senza soluzione di continuità con il “No Renzi Day” del giorno successivo.

 

Tre i principali appuntamenti del mattino nella capitale: dalle 10.00 il presidio  dei lavoratori della scuola sotto il ministero dell’Istruzione e quello dei lavoratori del trasporto aereo all’aeroporto di Fiumicino, T3 Partenze; un presidio generale presso il Ministero dell'Economia di Via XX Settembre, dalle ore 11.00. Queste mobilitazioni convergeranno poi in piazza San Giovanni, che per l'occasione sarà rinominata piazza Abd Elsalam, il lavoratore della logistica ucciso a Piacenza il 14 settembre scorso mentre svolgeva attività sindacale.

Dalle ore 16.00 partirà l’acampada di lotta nella piazza, che si trasformerà in un centro propulsivo di assemblee, dibattiti, concerti e spettacoli teatrali. Su “NO alla controriforma della Costituzione”, si confronteranno, fra gli altri, Ferdinando Imposimato, magistrato; Domenico Gallo, Magistratura Democratica, Carlo Guglielmi, avvocato del Forum Diritti/Lavoro; Lidia Menapace, partigiana; Fabrizio Tomaselli, USB.

Al dibattito “Unione Europea - Unione dei popoli o contro i popoli?”, interverranno Mauro Casadio,  Coordinamento NO sociale; Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli; Stefano Fassina, Sinistra Italiana;  Eleonora Forenza, l’altra Europa con Tsipras; Giorgio Cremaschi, Forum Diritti Lavoro; Emidia Papi, USB; Paolo Ferrero, PRC; Luciano Vasapollo, Centro studi Cestes Proteo.

Numerosi gli speakers’ corner, fra cui " Donne al lavoro" , per rappresentare le storie e le lotte delle donne.

 

Dalle 21.00 teatro e musica con Giordano De Plano; Assalti frontali, Banda Bassotti, Pugni in tasca, The Konspirators, Skasso e Rikom Carnera.

 

Dalla stessa piazza Abd Elsalam, alle 14.00 di sabato 22 ottobre, partirà il corteo della manifestazione nazionale “No Renzi Day”. Prevista, fra gli altri, la partecipazione dei lavoratori della Logistica di Piacenza, di una folta delegazione proveniente da tutta Italia della CISPM (Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo), del partigiano Umberto Lorenzoni, di Paolo Maddalena, vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale. Il corteo si concluderà in piazza Campo de’ Fiori.