Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Comunicati Stampa

Inps, mobilitazione USB: il 21 gennaio tutti in presenza

Nazionale,

Per respingere l’attacco ai lavoratori pubblici che non si è fermato neanche in piena emergenza sanitaria.

Per rivendicare il nostro impegno e la nostra professionalità.

Per valorizzare l’enorme lavoro svolto a sostegno dei cittadini/utenti operando in gran parte in lavoro agile da casa.

 

SEDUTI SUL DIVANO A NON FARE NIENTE?

NON E’ COSI’, RESPINGIAMO IL VERGOGNOSO ATTACCO

Denunciamo ancora una volta l’ipocrisia e la codardia della ministra Dadone che nasconde la testa nella sabbia e dell’amministrazione INPS che dal 15 settembre considera l’attuale smart working come volontario e per questo non riconosce il buono pasto, mentre il lavoro da casa continua ad essere una misura sanitaria per cercare di contenere la diffusione del virus.

 

LO SMART WORKING E’ VOLONTARIO?

E ALLORA TORNO IN UFFICIO

La USB promuove per il prossimo 21 gennaio una giornata di mobilitazione invitando le colleghe e i colleghi dell’INPS a lavorare in presenza in quella giornataNON PROGRAMMATE LO SMART WORKING PER IL 21 GENNAIO.

Dalle ore 7:30 alle ore 9:30 saranno convocate localmente assemblee esterne, mentre dalle 9:30 a fine turno si lavorerà in presenza. Laddove non dovessero essere previste assemblee l’invito è a lavorare in presenza seguendo l’orario ordinario di lavoro. Stessa cosa per chi non volesse aderire alle assemblee ma volesse comunque lavorare in presenza. Seguiranno ulteriori istruzioni.

 

NON E’ SMART WORKING VOLONTARIO MA EMERGENZIALE

CHIEDIAMO IL RIPRISTINO DEL BUONO PASTO

Vi invitiamo a partecipare tutte e tutti all’iniziativa promossa dalla USB a difesa del nostro lavoro, della nostra dignità, per il riconoscimento del lavoro agile come misura emergenziale e per ottenere: il ripristino del buono pasto e il riconoscimento di un’indennità Covid per il 2020.

L’iniziativa esterna è promossa nel rispetto delle norme disposte per il contrasto alla diffusione del virus SARS-Cov2, mentre il controllo all’interno dei locali dell’Istituto spetta ai datori di lavoro territoriali.