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Argomenti locali

21 luglio: movimenti e lavoratori di nuovo in piazza !!!

Reggio Calabria,

La regione Calabria continua imperterrita nella sua avanzata, con la complicità dei sindacati “affidabili”, verso la nuova campagna elettorale.

Infatti, dopo gli scandali, a partire da quello del presidente della regionale Calabria, sono ancora tutti ai loro posti a distribuire fondi europei a ditte che nascono solo per poter accedere ai fondi, salvo dileguarsi subito dopo ottenuti i soldi, senza aver creato un solo posto di lavoro.

Ma c’è di più, lunedì 14 u.s. la “presidentessa” Stasi, a cui abbiamo chiesto un incontro, ha pensato bene di convocare esclusivamente i “suoi sindacati”, quelli, cioè, che la spalleggiano e dicono sempre di sì, per affrontare la questione dei pagamenti dei lavoratori di questa regione, escludendo proprio noi che l’incontro avevamo chiesto.

Gli LSU LPU, il personale in mobilità, i disoccupati, forestali di questa regione, che ormai sono allo stremo, devono questuare ogni mese quel poco di salario a loro destinato.

La situazione è drammatica, gli stessi sindaci della Calabria sono in ribellione visto che la giunta regionale ha dichiarato che “al momento, la disponibilità di cassa è pressoché nulla e pertanto urge adottare ogni provvedimento in grado di generare in tempi contenuti importanti flussi di cassa in ingresso”.

La USB si chiede come faranno i comuni che già non riescono a pagare i debiti accumulati negli anni e le spese correnti in materia di rifiuti? Dobbiamo aspettarci un'altra estate  con la Calabria sommersa da rifiuti? O attueranno i soliti  piani di emergenza e riempendo qualche polmone verde di immondizia?

E i provvedimenti urgenti per “generare importanti flussi di cassa”, significheranno nuove tasse per i calabresi?

Nelle more siamo certi che la giunta riuscirà ad individuare altri commissari ed “esperti in materia”, sempre a carico della collettività!

Il 21 luglio 2014, la USB, visto che scrivere non ha prodotto effetti, porterà nuovamente i lavoratori in piazza a Reggio Calabria e lì chiederà la convocazione direttamente a questa giunta regionale e saranno i lavoratori stessi a chiedere quali sono le prospettive per poter continuare a vivere in questa regione, poiché a loro, come a noi, poco importa di patti di stabilità e meccanismi vari concertati proprio con quei sindacati complici che avrebbero dovuto stare dalla parte dei lavoratori. A loro oggi interessa solo capire come riuscire a far sopravvivere le proprie famiglie.

Poi, quando la regione Calabria deciderà di confrontarsi con la USB, avremo la “presunzione” di spiegare come possono essere utilizzati i fondi europei (unici soldi freschi) e come farne strumento per creare vere opportunità lavorative, anziché essere utilizzarli per fare campagna elettorale o altro.