Anche a Torino lo sciopero generale indetto da Usb e altri sindacati di base, ha portato in piazza la rabbia di lavoratori, studenti, disoccupati, migranti, contro le politiche del governo Renzi.
In una città dove il malgoverno centrale è stato accompagnato da anni di mala amministrazione locale, i torinesi cominciano a riconoscere le parole d'ordine è le azioni di lotta di chi non intende piegarsi ai voleri dei poteri forti e alle politiche di sfruttamento.
Di fianco ai lavoratori pubblici, delle cooperative, dei trasporti, agli studenti, alle famiglie sotto sfratto, ai migranti, erano presenti anche i tassisti sempre più sotto attacco dalle logiche delle multinazionali e da regole sempre più vessatorie.
Un'importante risposta è arrivata anche dai lavoratori del trasporto pubblico locale, alla GTT hanno aderito allo sciopero il 62% del personale.
La presenza anche di formazioni politiche che hanno dato indicazione di partecipare allo sciopero di oggi ( Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, Fronte Popolare e altre) sono un'ulteriore segnale che per combattere questo governo c'è bisogno di un grande fronte sociale e unitario.
Oggi è stata una giornata che potrebbe segnare l'inizio di una stagione di riconquista di diritti e di dignità.
Domani 22 con la manifestazione nazionale "No Renzi day" facciamo si che questo percorso diventi sempre più significativo.
Schiavi mai!
USB Torino