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Comunicati Stampa

22 GIUGNO: SI MOLTIPLICANO GLI APPELLI PER LA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO ED ALLE MANIFESTAZIONI A ROMA E MILANO

Roma,

Dopo i giuristi e gli autoconvocati del 26 maggio, anche gli artisti sostengono le mobilitazioni

USB chiama tutte le lavoratrici ed i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli studenti e i pensionati a partecipare allo sciopero generale e alla giornata di mobilitazione del 22 giugno.

L'invito alla partecipazione è esteso anche a tutti i movimenti, alle forze sociali, a quelle sindacali conflittuali e alle formazioni politiche che in questi mesi hanno costruito opposizione nei confronti delle misure antipopolari adottate dal Governo Monti: la controriforma delle pensioni e del lavoro, l'aumento delle tasse e l'attacco ai salari e allo Stato Sociale.

 

I segnali che arrivano in queste ore da tutto il Paese confermano che lo sciopero è fatto proprio anche da ampi settori che non sono compresi nella rappresentanza del sindacalismo di base e coinvolgono lavoratori, rappresentanti sindacali ed RSU anche della Cgil e della Fiom.

 

Si moltiplicano intanto gli appelli a sostegno allo sciopero. Dopo quello dei giuristi, promosso dal Forum Diritti/Lavoro, che ha visto fra i primi firmatari Giovanni Ferrara, Luigi Ferrajoli, e Alberto Lucarelli, e quello lanciato dall’Assemblea degli RSU ed RSA autoconvocati il 26 maggio, è ora la volta degli artisti, tra cui i musicisti Daniele Sepe e Enzo Gragnaniello, il regista di tanti film di impegno civile Beppe Ferrara,  ma anche giovani attori, come Giordano De Plano, o il Dj Prince Faster. Tutti sostengono lo sciopero generale del 22 giugno contro “l'ulteriore distruzione della dignità di tutti i lavoratori” e dichiarano di voler essere “compagni di strada” di chi vi parteciperà. (Appelli in allegato)

 

Secondo USB, le pluralità ed anche le diversità di posizioni arricchiscono le mobilitazioni e rendono possibile una forte risposta a chi crede di poter imporre a colpi di decreto e di fiducia in Parlamento la trasformazione sostanziale dei principi costituzionali del nostro Paese e la soppressione delle conquiste del mondo del lavoro.

 

L'appuntamento è quindi per il 22 giugno: scioperiamo e partecipiamo alle due manifestazioni previste con partenza alle 9.30 da Piazza della Repubblica a Roma e da Largo Cairoli a Milano.