Mentre per le lavoratrici e i lavoratori delle società del Gruppo FSI si definisce ogni giorno più chiaramente il costo che padronato e dirigenza societaria intendono imporre attraverso le politiche di privatizzazione delle attività ferroviarie, si prospetta in modo sempre più evidente quale sarà l'esito della“trattativa segreta” tra GCIL, CISL, UIL, ORSA, FAST e UGL e le associazioni padronali di categoria, per il rinnovo del CCNL Attività Ferroviarie.
In tutti i settori del gruppo si registra il disagio di lavoratrici e lavoratori alle prese con incertezze
organizzative, carichi di lavoro decisi arbitrariamente dalla dirigenza aziendale, mancati riconoscimenti professionali, carenze croniche di organici, aumento dei nastri di lavoro giornalieri e settimanali, riduzione dei riposi, incremento delle prestazioni notturne e straordinarie non concordate, diminuzione della sicurezza sul lavoro; mentre si fa sempre più evidente la volontà padronale di smantellare il potenziale produttivo delle società del Gruppo FSI e soprattutto l'impianto contrattuale dei ferrovieri.
Dalla mezzanotte alle 21, del 25 novembre, ci sarà lo sciopero nazionale per il personale ferroviario. Lo sciopero è stato proclamato per il raffreddamento e le non risposte avute dall’azienda sui seguenti temi: privatizzazione del comparto ferroviario, rinnovo del Contratto Nazionale, mobilità e contratti aziendali, sicurezza sul lavoro e delle lavorazioni. Richiesta di cancellazione delle sanzioni disciplinari “a pioggia” in FSI e reintegro dei lavoratori licenziati, legge Fornero e attuale iniquo regime pensionistico, tutela dei servizi pubblici essenziali.
Usb Trasporto Ferroviario