USB Scuola in questi mesi ha messo al centro della sua mobilitazione nazionale il no deciso e convinto alla didattica a distanza, una lotta costante per i docenti precari e la rivendicazione di un concorso per titoli e servizio, un impegno incessante per il personale ATA internalizzato con l’obiettivo della trasformazione dei contratti part-time in full-time. La crescita numerica e di consensi di questi mesi, certificata dalla manifestazione nazionale del 10 giugno che ha visto i lavoratori della scuola e gli studenti uniti dallo slogan “formare un mondo diverso”, ci spingono a continuare il nostro impegno per un ritorno a scuola in presenza e sicurezza, attraverso la riduzione del numero degli alunni per classe e un massiccio investimento per aumentare l’organico del personale docente e ATA, ridando centralità alla scuola pubblica statale nelle politiche economiche di questo paese.
Il 25 giugno USB scenderà in piazza insieme alle famiglie, agli studenti, ai lavoratori e alla società civile, riuniti in “priorità alla scuola”, per ribadire le rivendicazioni dei mesi scorsi e chiedere che l’1 settembre si rientri a scuola con più classi, più lavoratori e più scuole.