Continua il massacro in Palestina, il sistema sanitario a Gaza è al collasso.
Secondo il ministero della salute palestinese dall’inizio dell’operazione Margine protettivo sono morti 657 palestinesi, di cui 161 bambini, 66 donne e 35 anziani. I feriti sono 4.030. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), i bambini sono un terzo delle vittime civili nella Striscia di Gaza.
Le frontiere con Egitto e Israele sono chiuse, ospedali, ambulanze e centri di pronto soccorso – presenti nella striscia di Gaza - sono costantemente sotto la minaccia dei bombardamenti. Nonostante questo, il personale sanitario continua a prestare soccorso incessantemente, mancano medicinali, materiali sterili e monouso, tra cui aghi, siringhe, cotone, disinfettanti, guanti e molto altro.
“Gli Stati Uniti sostengono militarmente Israele sia tramite supporto tecnico- scientifico che regalandogli 5 miliardi di dollari l’anno per l’acquisto di nuove armi - dichiara Svitlana Hryhorchuk responsabile dell’Ufficio Stranieri Usb - un sostegno oggettivamente criminale e in cui a rimetterci sono solo i palestinesi. Una politica imperialistica che mostra le proprie storture in diverse aree del mondo, basta vedere i recenti fatti in Ucraina. Tutto questo sangue deve finire di scorrere e gli Stati Uniti devono smetterla di fare i gendarmi del mondo. Il mondo ha invece bisogno di pace e sicurezza e sarebbe ora che il presidente Obama, insignito in passato del Nobel per la pace, dia un senso a quel premio per ora assolutamente immeritato”.
Il numero delle vittime palestinesi è destinato ad aumentare tragicamente se non finiranno i bombardamenti da cielo, da terra e da mare che Israele sta attuando su Gaza.
“L’Unione Sindacale di Base ha sceltosi di manifestare presso il consolato statunitense – continua Hryhorchuk - poiché è evidente che solo il sostegno degli U.S.A permette ad Israele di continuare la politica di occupazione delle terre palestinesi e l’attuale massacro ai danni della popolazione. Nonostante una ventina di risoluzioni delle Nazioni Unite intimino Israele di sospendere la politica di espansione nei territori arabi, il veto posto dagli Stati Uniti rende inattuabile qualsiasi decisione della Comunità Internazionale”
La USB sarà presente venerdì 25 luglio ore 18.00 al presidio organizzato presso il consolato USA in piazza della repubblica, a sostegno della resistenza di Gaza. Invitiamo tutti I lavoratori alla massima partecipazione