In occasione dell’incontro tra Start Spa e rappresentanze sindacali, l’azienda ha negato la partecipazione del dirigente territoriale USB, Francesco Bracciani, invitandolo a lasciare la sala riunioni altrimenti non si sarebbe dato corso all’incontro.
Le motivazioni addotte dall’azienda sono state quelle di una delegazione sindacale troppo ampia ed inverosimili limitazioni contrattuali. In realtà, afferma il dirigente USB, per come si sono svolti i fatti, appare essere stata una condotta del tutto pretestuosa volta ad escludere l’USB quale Organizzazione Sindacale non gradita. Peraltro, quanto accaduto, stride con il precedente incontro al quale aveva partecipato il dirigente territoriale Cisl, il quale non fu però estromesso dal tavolo.
Il Coordinatore Provinciale stigmatizza quindi il comportamento tenuto dalla Start Spa che intende scegliersi gli interlocutori sindacali con evidente discrimine. Peraltro, tale condotta, non giova all’immagine di questa azienda pubblica e per di più risulta essere irriguardosa nei confronti dei suoi lavoratori dipendenti che con le proprie adesioni sindacali e democraticamente decidono da chi farsi rappresentare.
A parere del sindacato USB, l’azienda invece di disperdere energie nel limitare le prerogative sindacali, dovrebbe concentrarsi sul rilancio dell’attività nel suo complesso. L’ultimo Bilancio disponnibile del 2017, che pure si è chiuso in attivo, certifica un forte aumento dell’indebitamento complessivo, un parco autoveicoli TPL con vetustà media oltre i dieci anni di utilizzo (la media Europea è di 7 anni) con necessaria implementazione di quelli alimentati a metano; solo il 30% del totale parco veicolare è utilizzabile dalle persone con disabilità. Inoltre, il numero dei dipendenti occupati a tempo indeterminato è complessivamente sceso rispetto all’anno precedente, in particolare per gli autisti, mentre è notevolmente aumentato l’utilizzo di autisti precari (a tempo determinato o in somministrazione) che non hanno la possibilità di essere stabilizzati per la mancanza di concorsi e selezioni. Ciò, sovente, si traduce in contenziosi legali con notevole aggravio di spese per le casse aziendali.
In ogni caso, in relazione alla esclusione dal tavolo sindacale, l’USB si riserva di meglio valutare al proprio interno la portata di quanto accaduto per intraprendere le necessarie azioni volte al riconoscimento delle proprie prerogative di rappresentanza.
Aderente
alla FSM