Si torna in piazza! Non più per contestare il vertice degli euro black block (i 27 capi di Stato dell’Unione Europea), come abbiamo fatto con successo lo scorso sabato 25 a Roma partecipando ad un nutrito e combattivo corteo che ha sconfitto tutte le più nere previsioni sparse a piene mani dal Governo e dal sistema dei mass media, ma per combattere le conseguenze delle politiche derivanti dai diktat dell’Unione Europea.
Saremo in piazza con i precari della pubblica amministrazione, con i LSU, con i discontinui dei vigili del fuoco in sciopero per chiedere ed ottenere, finalmente , la definitiva stabilizzazione, con i lavoratori Alitalia in lotta contro il remake di un film già visto e che ha prodotto lacrime e sangue, a fianco della Palestina nella Giornata della Terra a sostenere le ragioni e il diritto di quel popolo fratello alla propria libertà ed autodeterminazione, saremo anche a ragionare e discutere di privatizzazioni e di trasformazione privatistica dello Stato in un Convegno/ Seminario organizzato assieme al Forum Diritti/Lavoro.
E’ il nostro modo di fare il Congresso. Quello di giugno infatti non sarà un appuntamento burocratico ma il punto di arrivo e di ripartenza di un percorso politico di iniziativa sindacale e di lotta che ci ha accompagnato dal I° Congresso di USB, dalla sua unificazione ad oggi, e che dovrà essere la cifra che caratterizzerà anche i prossimi mesi ed anni.
Tra pochi giorni tra l’altro il Governo varerà l’ennesima manovra correttiva per far fronte agli impegni che si è assunto con l’Unione Europea delle banche e dell’austerity. Come sempre, anche se sotto una coltre di fuma e con toni pacati e suadenti, toccherà ai lavoratori, alle famiglie, ai settori popolari pagare i costi di una crisi che ormai da dieci anni morde le carni della gente comune. Dare segnali di lotta e di organizzazione ora vuol dire anche lanciare un preciso monito a chi pensa che sia possibile continuare sulla strada dei sacrifici senza mai pagare un prezzo.