(34/22) Tra le novità purtroppo negative del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021 è da registrare quella che lega le sanzioni disciplinari all’accesso alle selezioni per le progressioni economiche all’interno delle aree e ai passaggi di area.
Finora si era esclusi dalle selezioni per l’attribuzione del passaggio economico o del passaggio all’area superiore solo se nei due anni precedenti alla pubblicazione del bando si fosse stati sospesi dal servizio per almeno 1 giornata di lavoro.
Con il nuovo CCNL Funzioni Centrali 2019-2021 si accentua il peso dell’azione disciplinare rispetto alle progressioni economiche e di carriera.
Il lavoratore è escluso dalle progressioni economiche interne all’area di appartenenza se nei due anni precedenti all’emanazione del bando abbia ricevuto una sanzione disciplinare superiore alla multa o, in caso di sanzione per scarso rendimento, superiore al rimprovero scritto. La novità è rappresentata da quest’ultimo caso non previsto in precedenza.
Per quanto riguarda le progressioni tra le aree il CCNL 2019-2021 prevede che si è esclusi dalle selezioni se si sia ricevuta una qualunque sanzione disciplinare senza specificare il periodo di osservazione. Quindi, anche con un solo rimprovero verbale o scritto si è esclusi dai bandi. In precedenza, non si accedeva alle selezioni solo se nei due anni precedenti la pubblicazione del bando si era stati sospesi dal servizio per almeno 1 giornata di lavoro.
È del tutto evidente, quindi, l’inasprimento dell’utilizzo dell’azione disciplinare rispetto alle progressioni economiche e di carriera. Si potrà pensare che sia giusto escludere dalle progressioni economiche e dai passaggi di area chi riceva una sanzione disciplinare, perché certamente si sarà reso responsabile di comportamenti e azioni censurabili. Purtroppo, nella nostra esperienza sindacale abbiamo potuto costatare come il codice disciplinare non sia applicato sempre con lo stesso metro di giudizio e come talvolta ci si sia trovati di fronte a veri e propri soprusi o ingiustizie. Nel corso della trattativa con l’Aran abbiamo cercato di contrastare le proposte dell’Agenzia negoziale ma ci siamo riusciti solo parzialmente per quanto riguarda le progressioni economiche interne alle aree, mentre nelle progressioni tra le aree la nuova norma contrattuale risulta davvero indigesta.