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8 marzo, le lavoratrici del commercio sono pronte a lottare per i loro diritti

Nazionale,

Vendo merce non il mio sorriso e la mia dignità. Ti do la mia prestazione lavorativa, non la mia vita!

L’80% del lavoro nel commercio è femminile, e non a caso.


Un settore attraversato dalla piaga della precarietà, dei part-time obbligatori e della flessibilità più estrema che ti vuole disponibile 24 ore al giorno su sette giorni alla settimana, compresi i giorni di festa. Ma attraversato anche da abusi e discriminazioni che colpiscono maggiormente le donne.


Un settore colpito dalla crisi dei consumi generata dalla condizione economica del paese, dai salari sempre più bassi  ma anche dalla espansione dell’e-commerce che ha colpito soprattutto la grande distribuzione organizzata. L’e-commerce con i grandi gruppi come Amazon, Google non ha solo determinato la crisi nel settore ma sta facendo da modello negativo per una organizzazione del lavoro da “automi”.


E a pagarne le spese sono maggiormente le donne colpite da licenziamenti, trasferimenti o messe in condizioni di “autolicenziarsi” per l’organizzazione di orari impossibili, spezzati anche dove non ci sarebbe l’esigenza, o ad accettare riduzioni di orario con salari da fame.


Arrivare alla pensione diventa un miraggio, in queste condizioni. Ci si arriva a 70 anni quasi e con un assegno che assomiglia a quello sociale.

L’altro aspetto che determina la condizione di sfruttamento delle donne nel lavoro è la difficoltà ad affrontare una situazione di violenza familiare perché, non solo non ci sono investimenti delle istituzioni per supportare le donne in un percorso di denuncia, ma si effettuano continuamente tagli alle poche strutture presenti sui territori, già insufficienti a rispondere a tutte le richieste.

USB lancia un appello a tutte le donne del commercio:
riprendiamoci la nostra vita e la nostra dignità.

L’8 marzo si avvicina e USB inizierà una campagna, nei grandi centri commerciali e in tutti i luoghi di lavoro, per la  “consapevolezza dei diritti”.
 
Perché dire no, informate e tutte insieme, si può.

L’8 marzo, appuntamento ore 10.30 speaker’s corner
contro molestie sul lavoro sotto Ministero del Lavoro

ore 17 corteo da Piazza Vittorio a Piazza Madonna di Loreto.
Per rivendicare:

SALARIO DIRITTI DIGNITA’
CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA DI SFRUTTAMENTO E DISCRIMINAZIONE



Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato