8 Marzo. L’USB chiama le lavoratrici e i lavoratori degli aeroporti di Pisa e Firenze alla mobilitazione.
L’USB, in questa lunga e complicata vertenza con Toscana Aeroporti sull’esternalizzazione di tutto il comparto handling, insieme alla Security di Pisa e all’intero processo bagagli, già ceduto alle cooperative all’aeroporto di Firenze, ritiene che non ci siano le necessarie tutele del salario e dei livelli occupazionali.
Questa O.S. da sempre fortemente contraria al progetto di smembramento aziendale che porterà solo disastri occupazionali, ha chiesto alla controparte precise garanzie sulla parte salariale ma la risposta dell’azienda è stata un netto rifiuto.
Contrariamente a quanto dichiarato a mezzo stampa quindi, Toscana Aeroporti, autodefinitasi addirittura un baluardo per la salvaguardia dei suoi dipendenti, ha dimostrato all'atto pratico che lo scopo del grande progetto aziendale di cedere i servizi di terra ad un'altra azienda è quello di abbassare il costo del lavoro.
Lo hanno capito le lavoratrici e i lavoratori di Toscana Aeroporti, abituati a stare con i piedi molto a terra dato lo stato in cui versano i cieli italiani, sfiancati da anni di crisi nonostante l’enorme ricchezza prodotta dal settore del trasporto aereo, quali siano le condizioni lavorative delle società di handling aeroportuale, così come lo hanno capito gli addetti alla sicurezza dell’aeroporto di Pisa, ben coscienti del rischio di incappare, prima o poi, nel cambio di contratto.
La O.S. USB non può sottostare alle dure condizioni dettate da una società che registra milioni di utili e che ha la concessione di un monopolio pubblico, di conseguenza, ricevendo il mandato delle assemblee, chiama a raccolta i lavoratori di Pisa e Firenze per iniziare una grande mobilitazione a difesa dei diritti e del salario e aderisce, pertanto, allo sciopero nazionale di 24h indetto per l'8 marzo.
Firenze, 19/02/2018 r.s.a USB/Aeroporti di Pisa - Firenze