Angeletti, Bonanni, Camusso e Landini decidono per tutti e decidono di impedire il pluralismo sindacale ma soprattutto che siano i lavoratori con le loro lotte a decidere del proprio futuro.
L’accordo con Confindustria sulla rappresentanza nel settore privato, ma che potrebbe essere esteso pattiziamente anche al pubblico, che oggi verrà sancito nella riunione dei direttivi congiunti è parte del più ampio Patto proposto da Squinzi e raccolto con giubilo da cgil, cisl uil fiom e ugl e che ricalca, in salsa sindacale, l’inciucio che ha portato al “governissimo” di salvezza nazionale di Letta ed Alfano.
L’accordo parte dalla necessità dei padroni e dei sindacati di rendere immediatamente esigibili gli accordi raggiunti, escludendo la possibilità che lavoratori possano mai mettere in discussione quanto concordato a maggioranza tra le parti e se lo fanno attraverso le loro rappresentanze elette queste saranno sanzionate ed espulse dalle RSU.
Se ciò non fosse sufficiente si vuole che chiunque abbia intenzione di partecipare alle RSU debba preventivamente sottoscrivere il patto con Confindustria e quindi accettare preventivamente il divieto di sciopero in caso di dissenso dall’accordo raggiunto a maggioranza.
come mettere la testa dentro un cappio sapendo bene che qualcuno, prima o poi, tirerà la corda!
Non è la crescita del Paese, come sbandierato, ciò che li induce a ricercare un patto extraparlamentare, ma la paura che siano le lavoratrici e i lavoratori a prendere parola, che decidano loro sugli accordi sindacali e non gli apparati sindacali, che ripartano dai loro diritti prima che dagli interessi d’impresa.
CI VUOLE UNA LEGGE, NON UN ACCORDO IMPOSTO A TUTTI, CHE GARANTISCA:
· Il diritto dei lavoratori a decidere sugli accordi
· La libertà di scioperare e lottare senza vincoli
· Elezioni libere, aziendali e nazionali, senza alcuna forca caudina a cui sottostare per le organizzazioni e i comitati di lavoratori che volessero partecipare
· L’obbligo di sottoporre ai lavoratori gli accordi prima della sottoscrizione
· La libertà di organizzazione e di rappresentanza per tutti senza vincoli.
CI VUOLE DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO
CI VUOLE IL CONFLITTO PER RIPRENDERE PAROLA
Comunicato stampa ore 11,30:
USB protesta mentre si riuniscono i Direttivi congiunti di CGIL, CISL e UIL
Stanno ammazzando la democrazia sui posti di lavoro e il diritto di sciopero
A CHE SERVE VOTARE SE È VIETATO LOTTARE? BASTA PATTI COI PADRONI! AI LAVORATORI IL DIRITTO DI DECIDERE! Questo è quanto un folto gruppo di militanti sindacali dell'USB hanno scritto in un comunicato distribuito davanti la sede della direzione centrale INAIL in piazzale Pastore a Roma, ai rappresentanti nazionali di CGIL, CISL e UIL riuniti per decidere sul nuovo accordo che intende limitare fortemente la rappresentanza sindacale, il dissenso e il diritto di sciopero.
CGIL, CISL e UIL intendono poi sottoscrivere l'accordo (che vale per il privato ma che potrebbe essere esteo al pubblico impiego) sulla rappresentanza con Confindustria il 6 maggio prossimo.
L’accordo fa propria la necessità dei padroni e di questi sindacati di rendere esigibili gli accordi raggiunti, escludendo la possibilità che lavoratori possano mettere in discussione quanto concordato a maggioranza tra le parti e se lo fanno attraverso le loro rappresentanze elette queste saranno sanzionate ed espulse dalle RSU. Inoltre chiunque abbia intenzione di partecipare alle RSU dovrà preventivamente sottoscrivere il patto con Confindustria e quindi accettare preventivamente il divieto di sciopero in caso di dissenso dall’accordo raggiunto a maggioranza.
Angeletti, Bonanni, Camusso e Landini decidono per tutti e decidono di impedire il pluralismo sindacale ma soprattutto che siano i lavoratori con le loro lotte a decidere del proprio futuro.
PER USB CI VUOLE DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO, CI VUOLE IL CONFLITTO PER RIPRENDERE PAROLA.
Sulla rappresentanza USB chiede una LEGGE CHE GARANTISCA il diritto dei lavoratori a decidere sugli accordi, la libertà di scioperare e lottare senza vincoli, elezioni libere, aziendali e nazionali, senza alcuna forca caudina a cui sottostare per le organizzazioni e i comitati di lavoratori che volessero partecipare, l’obbligo di sottoporre ai lavoratori gli accordi prima della sottoscrizione, la libertà di organizzazione e di rappresentanza per tutti senza vincoli.
Il 9 maggio a Roma, presso la Sala di Liegro della Provincia di Roma (Palazzo Valentini in via IV Novembre 119/a) alle 14.30 si svolgerà un incontro pubblico organizzato dal Forum Diritti Lavoro in collaborazione con USB e Rete 28 Aprile della Cgil al quale parteciperanno giuristi, costituzionalisti, sindacalisti e lavoratori. Invitati i partiti e i cittadini.