Il 5 aprile di fronte al distaccamento di Prati è morto un uomo per un incendio di appartamento. Questa tragica lista continua ad allungarsi giorno dopo giorno e le fasce sociali che ne risentono sono sempre quelle più deboli.
Tutto ciò continua ad accadere perché al Comando di Roma vengono chiusi i distaccamenti perché mancano gli uomini ed i mezzi, in particolare le autoscale. Sono anni che chiediamo la revisione della circolare della Direzione Centrale per l’Emergenza (9153 del 27.07.2015) che fissa il numero minimo di autoscale a CINQUE per tutto il territorio della Provincia di Roma (Civitavecchia, Pomezia, Ostia e due entro il GRA).
Come USB abbiamo denunciato troppe volte ed in ogni modo possibile le gravissime carenze di questi automezzi e soprattutto la situazione pessima degli organici che il Comando sta vivendo da troppo tempo
È già accaduto a Tivoli, è successo a Prati, è successo a Frascati a Colli Aniene e purtroppo continuerà ad accadere con frequenza sempre maggiore. Rimaniamo inascoltati e a pagarne le conseguenze sono i cittadini e gli stessi Vigili del Fuoco.
I NOSTRI DIRIGENTI E I VERTICI DEL CORPO NAZIONALE HANNO LE MANI SPORCHE DI SANGUE!
ESISTE UNA VOLONTÀ POLITICA NEL MANTENERE LA CAPITALE IN QUESTE CONDIZIONI. È UN CHIARO TENTATIVO PER SMANTELLARE IL CORPO NAZIONALE PARTENDO PROPRIO DAL COMANDO PIÙ GRANDE D’ITALIA
SALVATEVI DA SOLI PERCHÉ NOI IN QUESTE CONDIZIONI NON RIUSCIAMO A FARLO!
il Coordinamento Provinciale USB VVF Roma