Uno sciopero che vede insieme pubblico e privato quello organizzato dall'Unione Sindacale di Base di Taranto. Doppio presidio venerdì mattina a partire dalle 9.00: il primo in via Anfiteatro davanti alla Prefettura. Una delegazione costituita da Enzo Mercurio, Francesco Marchese e Angelo Ferrarese, ha incontrato il Prefetto perché possa a sua volta portare all’attenzione del Governo centrale una serie di questioni locali che interessano lavoratori e comunità, che sono di diretta competenza dello Stato. In particolare il lavoro povero e il dilagare dei contratti multiservizi non solo nell’appalto ex Ilva.
Intorno alle 10.30, i lavoratori in corteo hanno attraverso via Cavour, via di Palma, via Regina Margherita, via Matteotti ed il Ponte Girevole per raggiungere piazza Municipio e rappresentare al sindaco di Taranto vertenze la cui definizione è legata a decisioni proprio dall’ente rappresentato da Rinaldo Melucci.
A Palazzo di città, la delegazione è stata ricevuta dal direttore generale al quale è stato consegnato il documento nel quale vengono affrontate le questioni attinenti alla competenza dell’amministrazione comunale, in particolare il precariato a partire da Kyma Ambiente per poi passare alla internalizzazione dei servizi storici in cui operano lavoratori costretti da anni ad accettare contratti a poche ore settimanali come i lavoratori della Kratos e degli asili nido.
Ma nel documento c’è anche un riferimento allo scorrimento delle graduatorie, oltre ad altre vertenze che ruotano sempre attorno alla esigenza di stabilizzazione, vertenze su cui peraltro il Comune è convocato in vista del tavolo di conciliazione previsto presso la Prefettura il 31 maggio prossimo, nell'ambito dello stato di agitazione dei dipendenti comunali.
Coordinamento USB Taranto