Pubblichiamo un articolo apparso oggi sul Corriere della Sera sulla questione della firma del contratto del commercio da parte della filcams: la direzione di ESSELUNGA ha presentato in tribunale una "lettera segreta" dove la Filcams-CGIL accetta esplicitamente i contenuti dell'accordo "separato" sul commercio.
A seguire riportiamo il nostro comunicato diffuso per l'occasione dove denunciavamo l'inesistenza della modifiche migliorative che la Filcams millantava per giustificare la marcia indietro.
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estratto dal Corriere della sera del 10.11.2009
MARTEDÌ 10 NOVEMBRE 2009
ESSELUNGA : LA LETTERA CGIL FINISCE IN TRIBUNALE
Una lettera segreta mette in subbuglio il sindacato del commercio.
«In relazione al patto per il lavoro nel terziario sottoscritto il 23 luglio 2009 (firmato da Cgil, Cisl e Uil, ndr;) le parti ribadiscono che lo stesso recepisce e conferma integralmente il contratto del terziario del 18 luglio 2008 (firmato solo da Cisl e Uil, ndr;) ».
La missiva è sottoscritta da Fisascat e Uiltucs. Ma anche da Franco Martini, a capo della Filcams Cgil.
Le dodici righe portano la data del 24 giugno 2009, giorno successivo a quello del Patto che sanciva la pace con la Cgil in cambio di miglioramenti richiesti dal sindacato rosso su apprendistato e lavoro domenicale.
La nota di fatto chiarisce che il patto non modifica alcuna parte del contratto. La lettera è stata esibita il 24 settembre scorso da Esselunga in tribunale a Milano. Linsegna era stata chiamata in causa dal sindacato per «comportamento antisindacale» per avere applicato il contratto alla lettera sulle domeniche, senza le modifiche del «Patto».
(Feat. rcs)
La FILCAMS si arrampica sugli specchi
per giustificare la firma del CCNL del COMMERCIO
Con la firma del CCNL del COMMERCIO da parte della FILCAMS si chiude la rottura consumata un anno fa con CISL e UIL e CONFCOMMERCIO, ma non si risolvono certo i problemi dei lavoratori.
Dopo una campagna nazionale con tanto di sciopero generale contro laccordo truffa, e contro la firma separata, la FILCAMS firma senza ottenere in cambio nulla per i lavoratori ma solo il ritorno della stessa CGIL nelle trattative di settore.
Rimangono però tutte le norme peggiorative riguardo:
- lavoro domenicale
- deroghe sul riposo settimanale
- allungamento dellorario di lavoro per gli apprendisti
Rimane tutto come prima, tranne una disponibilità da parte padronale a discutere a livello aziendale sulla gestione del lavoro domenicale (ma né vincoli, né garanzie su questo).
Come rimangono in vigore altri punti pessimi, neppure mai messi in discussione ma dannosi per i lavoratori del settore, come lorario multiperiodale, estensione dello straordinario da 200 a 250 ore, ecc
Dopo un anno, quello che era INACCETTABILE diventa ACCETTABILE
IN CAMBIO DI IMPEGNI CHE GIA NON VENGONO RISPETTATI DALLE AZIENDE
Lo stesso vago impegno, firmato dalla CONFCOMMERCIO, a discutere, a livello di contrattazione di secondo livello, sulle domeniche, è già stato STRONCATO e STRACCIATO dai principali gruppi del settore (ESSELUNGA, PAM, COIN e CARREFOUR) che non si sentono, appunto, vincolati a rimettere mano contrattualmente alla loro organizzazione del lavoro, firma o non firma della loro associazione.
La firma del CCNL del COMMERCIO e del PATTO PER IL LAVORO PER IL COMMERCIO, rappresentano le tappe di avvicinamento della stessa CGIL alla FIRMA della stessa CONTRO RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE.
Questa marcia indietro sicuramente mortifica quanti, tra iscritti e delegati della CGIL, avevano sperato in un cambiamento di linea sindacale rispetto al disfacimento dei diritti contrattuali, ma nello stesso tempo rafforza drammaticamente la NECESSITA di organizzare con il sindacato di base una forte opposizione ed una nuova capacità di lotta e di contrattazione nel settore.
PASSA DALLA TUA PARTE
ORGANIZZATI CON LA RdB/CUB
CGIL "FIRMA" IL CCNL DEL COMMERCIO
CRONACA DI UNA FIRMA ANNUNCIATA
Nazionale giovedì, 02 luglio 2009
Dopo le assemblee, le chiamate alla mobilitazione, gli scioperi, i botta e risposta polemici sui rispettivi siti, la Filcams Cgil firma con Confcommercio, Fisascat Cisl e Uiltucs il "Patto per il Lavoro", che costituisce parte integrante del CCNL del Commercio, Terziario, Distribuzione e Servizi.
ALLA FACCIA DELLACCORDO SEPARATO !!!
La RdB non nutriva dubbi allora e non si scandalizza oggi.
Il solito gioco delle parti, il solito far leva sui lavoratori, ormai rassegnati e stanchi, ormai fiaccati da un percorso di accordi sindacali ''A PERDERE'' che dura da 20 anni, una coda di accordi firmati da cgil-cisl-uil, più attente al futuro dei loro fondi pensione ( FO.NTE), delle loro assicurazioni sanitarie integrative (EST) e dei loro Enti Bilaterali (EBIT), piuttosto che al futuro dei DIRITTI, della DIGNITA', e del SALARIO delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
La resa definitiva della Filcams Cgil la dice lunga su CHI RAPPRESENTA CHI nei luoghi di lavoro. Il Patto per il Lavoro è stato firmato, come al solito, senza la consultazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori. La stessa Filcams Cgil aveva gridato allo scandalo per la firma separata, a suo dire proprio per la mancata consultazione della base, da parte della Fisascat Cisl e della Uiltucs, salvo poi utilizzare lo stesso mezzo per raggiungere il medesimo fine, essere controparte affidabile per Confcommercio sacrificando i Lavoratori, soprattutto i più deboli, gli apprendisti, accettando un drastico ridimensionamento della contrattazione nazionale e consentendo che la contrattazione locale continui il percorso fatto di emorragia di DIRITTI e di SALARIO delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Come diceva Luc de Clapiers de Vauvenargues, scrittore, saggista e moralista francese:
Ogni ingiustizia ci offende, quando non ci procura alcun profitto.
Questo documento unitario lascia insolute le questioni delle regole e della democrazia nei luoghi di Lavoro, del lavoro domenicale, lascia aperta la ferita pesante sullapprendistato e sui riposi settimanali che erano alla base delle mobilitazioni della Filcams CGIL. Nella sostanza si sono lasciate inalterate le questioni di fondo che hanno generato la rottura con Fisascat Cisl e Uiltucs, e sulle quali i lavoratori del settore sono stati chiamati alla lotta.
Le aziende della Grande Distribuzione sono solide e continuano a macinare profitti, il merito è anche e soprattutto delle Lavoratrici e dei Lavoratori !!!
Vogliamo la nostra parte: un lavoro dignitoso, Un salario migliore.
Per un sindacato che rappresenti le tue istanze e ti faccia partecipe delle scelte che ti riguardano, organizzati con la RdB CUB.
Roma, 2 luglio 2009
RdB CUB Settore Privato Federazione Nazionale