Si è svolto il 9 ottobre u.s. un incontro tra Amministrazione e OO.SS. con all’ordine del giorno, graduazione degli uffici dirigenziali di II livello, accordo sulla ripartizione dei risparmi di gestione per l’incremento dei fondi l FUA tra dirigenti/lavoratori delle aree nonché per la sottoscrizione di un accordo integrativo per sbloccare importi residui degli accordi FUA 2011-2012 ed aggiuntivi (ex RID).
RELAZIONI SINDACALI NEL MIT: SI E' TOCCATO IL FONDO
L’USB ha stigmatizzato anche con una nota successiva alla riunione l’abitudine ormai consolidata della nuova delegazione di parte pubblica che predefinisce unilateralmente tempi limitati ed incongruenti rispetto all’importanza degli argomenti.
Il Capo del personale sempre attento all’orologio, ha infatti ancora una volta lasciato il tavolo, scaduta l’ora da lui stesso concessa, delegando la dirigente responsabile per le relazioni sindacali per la prosecuzione della riunione. Ma la dott.ssa Lanuti, anche pressata dalla USB, su argomenti specifici e su evidenti incongruenze, ha subito dichiarato di non essere delegata a confrontarsi sul merito, ma “solo a raccogliere il consenso alla sottoscrizione o meno dei testi”. Siamo alla parodia del tavolo sindacale.
In risposta alla ennesima richiesta della USB l’ing. Chiovelli ha comunque rilasciato una dichiarazione stringata in merito all’inquadramento del personale ex ANAS (d.g. vigilanza concessionarie autostradali) rinviando ad una convocazione nei prossimi giorni delle OO.SS. in merito al DPCM di inquadramento e successivi adempimenti attuativi.
Anche sulle Capitanerie di Porto, con riferimento alle discriminazioni emerse in sede di valutazione dei lavoratori e corresponsione FUA, l’Amministrazione ha dichiarato di voler aprire il confronto sempre nei prossimi giorni.
La USB ha già chiesto copia del suddetto DPCM e di avviare formalmente le convocazioni del tavolo tecnico sulle Capitanerie.
ACCORDO PER LA RIPARTIZIONE RISPARMI GESTIONE
Avevamo già argomentato con comunicato di alcuni mesi fa in merito alla necessità di aumentare le quote destinate al fondo del personale delle aree a fronte del vergognoso blocco dei salari, (fino al 2020?), mentre in Italia permane la forbice tra le retribuzioni dirigenti/funzionari ai primi posti in Europa. L’Amministrazione ha presentato al tavolo una proposta di nuova ripartizione dei risparmi (97%/3%) rispetto al passato (93%/7%), accettando le precedenti richieste di ricalcolo della USB e di altre sigle. La USB si è resa disponibile alla sottoscrizione in una prossima riunione salvo però verifica della portata effettiva della nuova ripartizione da calcolare nuovamente “procapite”. Infatti in considerazione del fatto che il numero dei dirigenti a seguito dei tagli imposti si è ridotto maggiormente, in percentuale, rispetto a quello dei lavoratori delle fasce, va aumentata ancora la percentuale per il personale aree per ottenere maggiore equità. Ciononostante molte sigle sindacali hanno osteggiato persino la ripartizione dell’Amministrazione (97%/3%) ritenendola svantaggiosa per i dirigenti, riproponendo (CGIL) un aumento per i dirigenti, mascherato da “mediazione”, (95%/5%) oggi non più sostenibile.
FUA 2011-2012 INTEGRATIVO: grazie ai sindacati firmatutto, utili per tutte le stagioni, quando si congela e quando si scongela… il MIT non riesce neppure ancora a chiudere i FUA di 7 anni fa.
La USB non ha mai condiviso ne sottoscritto negli anni il congelamento dei fondi ex RID (circa euro 532.000 per ogni anno dal 2008 ad oggi) ritenendolo del tutto incoerente sul piano contrattuale in quanto, senza un accordo che definisse le eventuali o parziali spettanze dei lavoratori ex RID, il FUA “confluito” non poteva che appartenere a tutti i lavoratori.
Invece i firmatari CGIL CISL UIL, ed altri a fasi alterne, bloccavano negli anni quei fondi, con il rischio peraltro di perderli, per poi fuorviare i lavoratori ex RID verso un lungo contenzioso. (“finalmente un po' di giustizia per i lavoratori ex RID” scrivevano mentre congelavano i fondi).
Si libera comunque oggi una cifra ingente destinata alla produttività collettiva (clausole di salvaguardia) con alcune differenze secondo i settori di appartenza dal 2008 in poi (peraltro in maniera incongrua per il 2009 secondo USB vedi nota a verbale) Qui il testo dell'accordo integrativo con gli importi e le note a verbale.
Infine la restante quota dei FUA 2011-12 (25%) da destinare al cosiddetto merito individuale verrà corrisposta sulla base dell’impegno individuale su progetti di natura collettiva pluriennali. Una modalità positiva, purché tutto il personale sia stato messo in condizioni, cosa da verificare, di partecipare ai progetti. (vedi nota sotto relativa ai progetti)
Tuttavia la USB che non aveva sottoscritto gli accordi FUA 2011 2012 e continua coerentemente a respingere in toto l’applicazione del decreto legislativo 150/2009, cosiddetta legge Brunetta, norma che, combinata con le recentissime ulteriori “riforme” della Pubblica Amministrazione e tagli ulteriori, provocherà effetti pesantissimi nel settore Pubblico.
IL DEBITO DELLA C.P.A.? LO VOGLIONO FAR PAGARE AI LAVORATORI !
Torniamo sulla questione per tenere alta l’attenzione in attesa di conoscere gli esiti delle minacciose dichiarazioni estive del Capo del Personale/Presidente della Cassa Previdenza e Assistenza
Infatti con una nota inviata a tutti i lavoratori il 4 di agosto, quando molti di noi erano in vacanza e solo via mail, il Capo del Personale Ing. Chiovelli, nelle vesti di Presidente della Cassa aveva annunciato formalmente, dietro richiesta del Consiglio di Amm.ne della C.P.A., la crisi finanziaria del nostro istituto di previdenza ed assistenza complementare. Finalmente, ma osiamo affermare tardivamente, dopo anni in cui i bilanci della Cassa sono stati bocciati dalla Corte dei Conti e non approvati dal Collegio dei Revisori dei conti, si rende noto ai lavoratori, cosa che la USB ha fatto da tempo , che la C.P.A. ha un buco di oltre 80 milioni di euro derivante dal diritto maturato dagli iscritti in merito all’indennità di fine servizio denominata “una tantum”. La USB ha provveduto immediatamente a richiedere al responsabile del Personale l’apertura di un formale tavolo sindacale di confronto. La gravità della situazione è acuita dal fatto che i Consiglieri di amm.ne della Cassa, con l’unica eccezione del Consigliere eletto nelle liste della USB, sembra si apprestino ad approvare un documento in cui suggeriscono al “padrone”, come far pagare il debito ai lavoratori !
Infatti si intende suggerire al Ministero di far approvare un D.P.R. di modifica dello Statuto della C.P.A. che non solo non consenta per il futuro l’accumulo di ulteriore debito, cosa per certi versi auspicabile, ma che al contempo trasforma quello che a nostro avviso è un diritto che matura anno per anno all’indennità di fine servizio, in una semplice aspettativa legata alle risorse disponibili. Ciò determina di fatto che il debito generato da una norma di legge (sia la Cassa che il suo Statuto sono infatti stati approvati con norme di legge) viene fatto pagare ai lavoratori ai quali si chiederà un sacrificio, tra l’altro non in modo equanime, parametrandolo al settore di appartenenza, determinando l’inaccettabile fatto che in termini percentuali chi meno ha accumulato più paga.
BROKER e VENDITORI DI PENTOLE AL MIT
Mentre il governo blocca i contratti pubblici perché c’è “troppo grasso che cola”, (20 miliardi risparmiati) ma si guarda bene dall’abbattere l’evasione fiscale (oltre 120 miliardi) e combattere efficacemente la corruzione (oltre 60 miliardi) rivolgendo la sua “attenzione” ai magri stipendi dei dipendenti pubblici, dietro il silenzio tombale di alcune sigle e l’opposizione di facciata di altre, l’USB è in SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE PUBBLICO e PRIVATO VENERDI’ 24 OTTOBRE.
Nel Ministero Infrastrutture e Trasporti le stesse sigle sindacali si calano invece nel nuovo ruolo di venditori di fondi pensione come la CISL (vedi nostro comunicato “No grazie, caro Luigi”). Oppure, come la UIL si preoccupano di ritrasmettere con comunicati le circolari dell’Amministrazione sulla valutazione “meritocratica”, probabilmente entusiasti dell’applicazione della falsa valutazione del merito. Questo il loro ruolo ormai!
Per costoro, complici dei governi degli ultimi 15 anni, il diritto ad un salario EQUO, ad un lavoro STABILE, ad una pensione DIGNITOSA sono considerati risorse da erodere a vantaggio degli interessi di pochi.
Invece tante lavoratrici e lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti sanno dove sono i veri costi ed problemi che vedono ogni giorno quando si dis-organizza il lavoro, si denigra la loro professionalità anche mediante una assurda concezione del merito o quando subiscono logiche clientelari nella gestione discriminatoria delle risorse che potrebbero un minimo incrementare il salario di tutti ma che, se distribuite a pochi e negate ai molti ingrassano certamente i primi. Semmai intorno a quelle dinamiche clientelari piccole e grandi può aver origine il “grasso che cola”.
Costano certamente troppo le “strutture di staff” che il neppure il Ministro Lupi ha sentito il bisogno di eliminare dopo il proliferare incontrollato di consulenti ed “esperti” degli ultimi anni? Quanto grasso cola dalle costose esternalizzazioni dei servizi nel Ministero Infrastrutture e Trasporti? Ad esempio la USB è ancora in attesa di conoscere dall’Amministrazione i criteri di efficienza ed economicità a motivazione della recente gara di appalto per 35 milioni di euro annui per l'affidamento totale all'esterno della gestione della intera struttura informatica della Motorizzazione civile.
FACCIAMO SENTIRE IL NOSTRO DISSENSO DIFENDIAMO LA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e le FUNZIONI DEL NOSTRO MINISTERO
USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti