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Riforma CNVVF

Accordo stralcio sulla distribuzione dei soldi del fondo unico di amministrazione e patto per il soccorso:

Nazionale,

“la RdB/CUB non firma “

Lavoratori, dopo una serie di discussioni, anche accese, si è concluso, presso la sala operativa del Ministero dell’Interno, l’accordo sulla distribuzione dei soldi del fondo unico di amministrazione e patto per il soccorso. Dopo  il nostro recente comunicato, in cui abbiamo fatto rilevare che al tavolo del negoziato mancava la parte tecnica del Corpo Nazionale, oggi l’incontro  è stato presieduto dal vicario del dipartimento Ing. Gambardella. Alla luce di una prima bozza consegnataci dall’amministrazione, in cui si prevedeva una serie di nuovi istituti e l’obbligatorietà  di  alcuni, durante la discussione, in qualche modo, siamo riusciti a far comprendere che l’applicazione di tali determinazioni, così come proposte inizialmente, era un’operazione  scellerata. Nella seconda bozza modificata, l’amministrazione, ha fatto un passo avanti eliminando l’obbligatorietà ed allargando la platea dei fruitori, nel modo di seguito elencato:

  • l’indennità di turno viene incrementata di 2€
  • al personale TLC,  SAF ed NBCR e per tutti quelli che svolgono particolari attività il compenso viene incrementato di 2€
  • al personale che effettua orario giornaliero su 6 giorni 1€
  • al personale che effettua orario giornaliero su 5 giorni 1,20 €
  • al personale che effettua turnazioni di 12 ore 2 €  

Inoltre è stata istituita la reperibilità del personale in occasione di stati di pre-allertamento, per cui sarà la contrattazione decentrata (regionale) a stabilire alcune modalità, rispettando il criterio della Volontarietà. È stato  riconosciuto un aumento economico indirizzato al personale impegnato nelle particolari festività     (vedi allegato). Viene incentivato  il personale  comandato a svolgere attività lavorative oltre i dieci Km dalla sede di servizio e per almeno 4 ore. Inoltre viene erogato un compenso economico al personale per il mantenimento delle specializzazioni e per garantire l’operatività delle squadre di soccorso. La RDB/CUB, non ha firmato, anche se ha apprezzato i miglioramenti e gli sforzi fatti dal tavolo per addivenire ad un accordo condiviso da  tutti, poiché non si approva l’impianto generale e soprattutto l’ incentivazione al lavoro fuori dall’orario ordinario, straordinario e di turnazione. È nostro parere che in questo modo non vengono  garantiti i necessari recuperi psicofisici al personale. Ed è di fatto orario, che si aggiunge a quello che già è normalmente prestato per le altre attività fuori dai turni, pertanto in netto contrasto con il D.lgs  66 del 2003. Per quanto concerne l’istituto della reperibilità rappresentiamo che, oltre a non garantire una omogeneità su tutto il territorio, nel senso che in Piemonte possono scattare più emergenze alle prime piogge mentre in Campania probabilmente non accade mai (o anche peggio), è molto probabile che al primo sentore di pre-allarmi, al fine di recuperare soldi immediatamente, si mettono in moto meccanismi di  reperibilità. Ma quello che ci lascia perplessi è l’ennesimo tentativo di sopperire alle carenze di organico ed inficiare le assunzioni attraverso il meccanismo dell’utilizzo del personale in regime di reperibilità.  Forse viene dimenticato che per le calamità  c’è sempre la possibilità del raddoppio dei turni,  anche se non è la soluzione ideale,  almeno il personale, se richiamato, viene remunerato  di più.  Non siamo per niente entusiasmati circa l’aumento delle attività di lavoro straordinario, per il mantenimento delle specializzazioni o per garantire le attività ordinarie nei posti di lavoro (richiami di personale ) . Per tali motivi e perché riteniamo non  necessario lavorare di più per guadagnare qualche spicciolo, la battaglia deve esser vera e di sostanza!!  Per le nostre specializzazioni il governo deve stanziare fondi non briciole!!