Dopo aver completamente ignorato il tema delle progressioni fra le aree previste dal CCNL nella prima versione del PIAO, nell’incontro di ieri l’Agenzia ci ha presentato un aggiornamento del Piano con la previsione di 450 posti disponibili per la Terza Area, nessun cenno ai passaggi dalla Prima alla Seconda Area né all’istituzione della Quarta Area.
Contestualmente ci ha informato di non aver ottenuto l’autorizzazione da parte della Funzione Pubblica allo scorrimento della graduatoria degli idonei al passaggio di area, nonostante le numerose rassicurazioni fornite dal direttore del personale nell’ultimo anno.
Il combinato disposto delle previsioni del PIAO e del mancato scorrimento della graduatoria ci rivela tutta l’inadeguatezza della politica sul personale da parte dell’Agenzia, incapace di sfruttare appieno le già scarse possibilità di carriera del personale.
Così come non ha sfruttato interamente il 30% dei posti che la legge Madia consentiva di destinare a procedure interne ora, stando ai numeri del PIAO che ci ha presentato, non intende sfruttare appieno nemmeno lo stanziamento dello 0,55% del monte salari previsto dal CCNL per finanziare i passaggi di area.
Quando c’è di mezzo la carriera dei lavoratori ci sono sempre leggi che pongono ostacoli, interpretazioni restrittive, problemi di numeri e di soldi, necessità di impegnative selezioni.
L’unica carriera che fila liscia e senza ostacoli è quella dei dirigenti, che senza selezioni (altro che meritocrazia) possono ricevere un incarico di prima fascia e se lo mantengono per 5 anni vengono stabilizzati come riconoscimento delle mansioni superiori svolte….
A riprova che le opportunità di carriera sono inversamente proporzionali alla posizione ricoperta nella scala gerarchica, nella stessa riunione di ieri ci è stata presentata una bozza sui nuovi criteri di selezione per le Poer: ampia discrezionalità nella valutazione dei curriculum e delle competenze e un colloquio che sostituisce il videomessaggio!
Una situazione paradossale, in cui è più difficile passare di Area che diventare dirigente di vertice o ricevere una posizione organizzativa e le decine di migliaia di euro di aumenti retributivi corrispondenti.
Per i lavoratori non sono sufficienti decenni per ottenere un riconoscimento economico di poche centinaia di euro, non bastano nemmeno le norme contrattuali che a fatica, come USB siamo riusciti a far inserire nel* CCNL, perché poi altri ostacoli li pongono le amministrazioni che sono chiamate a darne attuazione.
Naturalmente non ci arrenderemo davanti a questo atteggiamento dell’Agenzia e della Funzione Pubblica e metteremo in campo specifiche iniziative sindacali per ottenere quello che spetta agli idonei che hanno affrontato una procedura fin troppo selettiva e per sfruttare al massimo le opportunità di passaggio di area previste dall’ultimo CCNL.
USB Agenzie Fiscali