All’ordine del giorno della riunione di ieri con il direttore dell’Agenzia vi era grave situazione degli uffici periferici che in maniera diffusa hanno proclamato scioperi e stati di agitazioni per denunciare la grave situazione in cui sono costretti a lavorare.
La cosa che ci fa più rabbia è che non viviamo questa situazione per eventi esterni, almeno non solo, ma per una folle politica del personale della stessa Agenzia.
La frammentazione dei profili degli ultimi concorsi, che dovevano dare respiro agli uffici già allora in grave difficoltà dopo quasi un decennio di blocco del turn over, totale o parziale, è infatti una delle cause della situazione difficile che stiamo vivendo.
Sostituire le migliaia di funzionari o assistenti amministrativi che sono andati in pensione con cuochi, meccanici, analisti finanziari, chimici, addetti alle relazioni internazionali – e assegnarne quasi il 30% agli uffici centrali - non poteva che portare a questa situazione: era evidente a tutti tranne ai dirigenti che quelle scelte le hanno prese, l’ex direttore dell’Agenzia e l’attuale direttore del personale.
Se non fossimo in una tale situazione di emergenza avremmo dovuto chiedere di interrompere questa fiera dell’assurdo, annullare bandi di concorso che prevedono fra i titoli valutabili (quasi quanto una laurea) per un funzionario amministrativo a Trento o un informatico a Roma la patente nautica, l’abilitazione a motorista navale o a radiometrista !!!
Ma in questa situazione non ce lo possiamo permettere, ci servono assunzioni e ci servono nel più breve tempo possibile.
A proposito dei tempi, il Direttore dell’Agenzia ci ha comunicato che entro settembre verranno portati a termine i concorsi in svolgimento, per i quali è arrivata con l’ultimo DPCM l’autorizzazione allo scorrimento delle graduatorie per ulteriori 600 assunzioni, sperando di avere idonei nelle graduatorie e di averli nei profili di cui più abbiamo bisogno.
Dal canto nostro abbiamo rappresentato come, proprio a causa della suddivisione in profili specifici e delle scelte fatte sulle sedi di assegnazione, nemmeno il nuovo concorso potrà risolvere la difficile situazione che si è venuta a creare. Con le nuove assunzioni si riuscirà forse a stabilizzare la situazione attuale, a non peggiorarla, ma il nostro obiettivo non può essere certo quello di cronicizzare la carenza di organico attuale, quanto quello di recuperare una situazione di normalità.
Per far fronte ad una situazione eccezionale, ci vogliono misure eccezionali. Come USB abbiamo quindi chiesto:
- un piano straordinario di assunzioni, in deroga al budget del normale turn over, che è l’unica soluzione strutturale in grado di risolvere la situazione che si è venuta a creare;
- una immediata procedura straordinaria di mobilità e comandi, da concordare con i sindacati e non lasciata alla discrezionalità della direzione del personale;
- le dimissioni del direttore del personale, che è evidentemente responsabile delle scelte che migliaia di colleghi stanno pagando sulla loro pelle e che ha dimostrato in più occasioni (elencarle sarebbe troppo lungo in questa sede) di non essere in grado di gestire una situazione così complessa.
Nel corso della riunione l’Agenzia ha infine confermato i numeri di passaggi di area (525) previsti nell’ultima versione del PIAO, che riteniamo assolutamente insufficienti.
Per USB, oltre che trovare una soluzione per i 151 idonei, quel numero va raddoppiato ed è possibile farlo senza intaccare le assunzioni previste come spieghiamo qui (clicca qui)