USB AI CAPIGRUPPO DI REGIONE LIGURIA: SERVONO CHIAREZZA E CONFRONTO SUL FUTURO DELL’AEROPORTO E NON ANNUNCI E NOMI ALTISONANTI.
USB ALLA NUOVA DIREZIONE: I LAVORATORI HANNO GIA’ DATO. STOP ALLA FLESSIBILITA’
La scorsa estate abbiamo proclamato più giorni di sciopero per le condizioni di lavoro in AGS e per
denunciare la preoccupante situazione dello scalo genovese. Alle nostre preoccupazioni la Direzione
rispondeva con comunicati che raccontavano una realtà che non esisteva.
Il dibattito delle ultime settimane sulla crisi e sul futuro del Colombo dimostra chi aveva ragione,
chi negava la realtà e chi preferiva girarsi dall’altra parte fingendo di non vedere.
Rivendichiamo il nostro ruolo nell’aver denunciato con le nostre azioni una situazione più che
difficile, nel giro di poco tempo la forza lavoratrice è scesa da oltre 210 a meno di 180 circa, ad
esempio, con le prospettive attuali e di immediato futuro assai nebulose.
La discussione che si è aperta, con notizie e dichiarazioni quotidiane apparse sui giornali, nomi
altisonanti e scelte strategiche annunciate a mezzo stampa non ci piace per nulla.
Sentiamo cose che ci convincono (il possibile ingresso di Regione e Comune nell’azionariato) e altre molto meno (cessione di quote a privati). Certo non ci facciamo abbagliare da nomi e annunci.
Vogliamo vedere piani seri per un rilancio strutturale e utile al territorio e alla sua realtà economica.
Senza dimenticare però la realtà odierna, visto che le prospettive per la prossima stagione
continuano ad essere poco felici.
Al momento però non siamo in grado di valutare nulla perché la proprietà, enti locali ed istituzioni
varie hanno ignorato le rappresentanze dei lavoratori. Un fatto molto grave che abbiamo portato
ieri all’incontro con i capigruppo del Consiglio Regionale Ligure chiedendo che si apra
immediatamente una fase di confronto e trasparenza.
In attesa di convocazioni, in assenza delle quali sarà mobilitazione, per Usb è ora necessario chiudere una stagione di gestione del personale all’insegna della più spinta flessibilità.
Lavoratrici e lavoratori di aeroporto hanno già pagato a sufficienza questa situazione. Ridotti di
numero e penalizzati economicamente (….), con un futuro tutto da scrivere e lontano da dissipare le
incognite, non meritano in alcun modo una nuova stagione di flessibilità.
Alla nuova Direzione, di cui abbiamo apprezzato un approccio realistico e consapevole della serietà
della situazione, abbiamo chiesto un segno di discontinuità chiudendo la stagione della flessibilità
e dell’orario multi periodale.
Considerata la complessità della situazione di aeroporto, Usb valuterà con attenzione se siamo di
fronte ad iniziative serie o a vuota propaganda che finirebbe per essere pagata come sempre da
lavoratrici e lavoratori.
In assenza di convocazioni e chiarimenti e senza segnali di discontinuità non esiteremo a riprendere
la mobilitazione a tutela di tutte le maestranze di Aeroporto.
UNIONE SINDACALE DI BASE LAVORO PRIVATO - GENOVA
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