La situazione allo scalo Marconi di Bologna è ogni giorno più difficile sia per le lavoratrici e lavoratori che per i tanti passeggeri in transito nell’aeroporto cittadino.
Alle storiche carenze, mai risolte, si sono aggiunte quelle post pandemia: mancano spazi vitali per controlli di sicurezza, imbarchi e check-in: ad ogni volo un assembramento. A questa situazione si aggiunge la tristissima vicenda del People Mover con le continue interruzioni del servizio. La società che gestisce lo scalo continua a “risparmiare” sul personale e di conseguenza si vengono a creare enormi disservizi all'utenza.
Queste scelte ricadono sui lavoratori e lavoratrici che tentano di sopperire alle carenze strutturali e gestionali, prestando servizio per un numero di ore molto superiore a quello contrattuale e a volte senza rispettare il minimo di riposo di legge tra un turno e l'altro. Una condizione che esaspera gli animi anche dei passeggeri, creando situazioni di disagio da cui scaturiscono episodi di aggressione nei confronti del personale.
Per domenica 17 luglio la USB ha indetto un primo sciopero di quattro ore di tutto il personale del settore, per dire basta a questa situazione insostenibile, tra turni massacranti, bassi salari e aggressioni, con contratti precari e con carenze nelle misure di tutela della salute e sicurezza.
È necessario tornare ad assumere il personale necessario per un servizio di qualità, pagandolo decentemente; è necessario rimettere radicalmente in discussione gli attuali assetti del sistema e che si smetta di arricchire solo le società di gestione aeroportuale (depositarie di concessioni lucrose) e le low cost.
La limitazione alle 4 ore di sciopero in una situazione così drammatica è esclusivamente dovuta alle innumerevoli e infinite restrizioni imposte da una legge antisciopero iniqua; è chiaro che se non ci saranno interventi delle istituzioni e delle aziende valuteremo come e in che modo proseguire la lotta.
USB Bologna