Sit-in
MARTEDI’ 11 febbraio 2020 ore 11.00
TUTTI al Consiglio Regionale del Lazio
IN VIA DELLA PISANA 1301
Rilanciare le politiche pubbliche per l’abitare, approvare la norma-tampone per chi è già in emergenza, rendere operativo un nuovo piano regionale straordinario per Roma, avviare un piano di risanamento e di gestione delle case popolari, regolarizzare senza meccanismi punitivi gli inquilini senza titolo nelle case popolari aventi i requisiti di legge per l’edilizia pubblica. Su questi punti è iniziata da tempo la battaglia insieme ai Movimenti per il diritto all’abitare e aperto un confronto con le forze politiche regionali.
Inizia martedì 11 febbraio alla Regione Lazio la discussione per l’approvazione del collegato alla legge finanziaria, sono stati presentati due emendamenti che nell’immediato potrebbero essere utili, un primo passo per iniziare ad affrontare il tema del diritto all’abitare nella nostra regione e nella città di Roma. Uno degli emendamenti serve a contrastare la politica degli sgomberi che riguardano gli stabili occupati; l’altro, così come presentato, il tema della regolarizzazione degli inquilini senza titolo delle case popolari.
Mentre sul primo emendamento occorre vigilare affinché non sorgano ostacoli e che venga sconfitta la malvagia campagna contro i poveri della Lega di Salvini e della destra, sempre pronti a supportare le campagne di chi a Roma ha imposto gli interessi della rendita e dei costruttori. Sul secondo emendamento, quello che riguarda la regolarizzazione degli inquilini senza titolo, sono in corso losche manovre da parte di quei sindacati complici per modificarlo e rendere inefficace la sanatoria, limitarla a pochi, valida solo fino all’anno 2014 e subordinarla al pagamento delle sanzioni (45.000 – 65.000 euro) e degli arretrati, arrivando così a cifre che vanno dai 70.000 ai 100.000 euro. La critica al provvedimento di regolarizzazione mette insieme tutti i nemici degli inquilini delle case popolari, quelli che sostengono le politiche di privatizzazione e di dismissione del patrimonio pubblico.
OCCORRE MOBILITARSI PER FAR SI CHE NELLA LEGGE SIA PREVISTO:
- L’APPROVAZIONE SENZA MODIFICA DEGLI EMENDAMENTI GIA’ PRESENTATI.
- LA COPERTURA PER TUTTI GLI INQUILINI CHE HANNO I REQUISITI PER LA REGOLARIZZAZIONE, SENZA LIMITAZIONI SULLA DATA.
- IL REDDITO DI PERMANENZA PER LE CASE POPOLARI COME REQUISITO, E NON QUELLO DI ACCESSO CHE ESCLUDEREBBE ANCHE DUE REDDITI PRECARI.
- DI RIPORTARE AL + 70% LA DECADENZA DALL’ASSEGNAZIONE E CALCOLARE A TAL FINE IL REDDITO DEI FIGLI AL 20%.
- DI APPLICARE, PER LA REGOLARIZZAZIONE, IL CANONE DI LOCAZIONE, NON L’INDENNITA’ DI OCCUPAZIONE, E ANNULLARE LE SANZIONI PREVISTE PER CHI VIENE SANATO.
ASIA-USB