Il contratto nazionale dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) rimane al palo ad oltre 27 mesi dalla scadenza. L’Agenzia governativa, che ha l’incarico di promuovere e coordinare le attività spaziali nazionali, gestisce centinaia di milioni di Euro da destinare alla ricerca nel settore e costituisce un Comparto a sé stante.
L'USI-RdB Ricerca ha chiesto ripetutamente alla Presidenza dell'Agenzia di avviare l'iter della contrattazione emettendo l'atto di indirizzo e facendolo approvare dal Governo. Nel tentativo di scuotere l'Amministrazione dall’inerzia, il sindacato di base ha anche inviato la piattaforma rivendicativa predisposta per gli Enti di Ricerca e perfettamente applicabile anche all'ASI. Ma finora da parte dell'ASI c'è stato solo silenzio.
"Anche nel caso dell'Agenzia Spaziale è paradossale l'atteggiamento dei sindacati concertativi: a parole evidenziano il problema salariale, poi nei fatti non muovono un dito per accelerare l'iter burocratico del Contratto”, dichiara Claudio Argentini della Segreteria Nazionale USI-RdB Ricerca. "Oltretutto nel Comparto degli Enti di Ricerca, a cui l'Agenzia Spaziale potrebbe in futuro aderire, FIR CISL e UIL PA-UR hanno bloccato completamente la trattativa, rallentando il pur magro recupero economico per i lavoratori ".
"Non possiamo attendere che il Contratto ASI venga avvistato da qualche satellite lanciato dalla stessa Agenzia – ironizza il rappresentante sindacale - per cui indiremo lo stato di agitazione e avvieremo le procedure per lo sciopero all'Agenzia Spaziale", conclude Argentini.
L'USI RdB Ricerca ha inoltre avviato le procedure di conciliazione per l'indizione di uno sciopero dei lavoratori degli Enti di Ricerca e dell'Agenzia Spaziale Italiana.
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