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Agenzie Fiscali

Agenzie Fiscali - 8 aprile giornata nazionale di mobilitazione delle Agenzie Fiscali

Roma,

La Commissione di Garanzia nega il diritto allo sciopero ma non può fermare le assemblee in tutti i posti di lavoro. In allegato la lettera aperta che può essere fatta votare in assemblea e inviata via fax allo 06 233 223 871.

Lo sciopero di martedì 8 aprile 2008 è stato vietato dalla Commissione di Garanzia dell’attuazione del diritto allo sciopero. La censura è arrivata inaspettatamente nel tardo pomeriggio di giovedì, ne abbiamo dato notizia rapidamente sulla nostra newsletter di venerdì e torniamo oggi ad analizzarne “a mente fredda” gli aspetti politici.

 

La scelta dello sciopero era l’atto conclusivo di un percorso di mobilitazione che non poteva finire in modo diverso. Tutte le tappe del dissenso erano state toccate, i passaggi che potevano essere compiuti dalla nostra organizzazione sindacale erano stati compiuti e a questo punto non restava altro da fare che lo sciopero nazionale.

 

Al di là della vastissima partecipazione registrata, il risultato referendario ha dato forma e sostanza a un dissenso gradualmente montato già da novembre 2007 e manifestatosi in migliaia di firme e centinaia di documenti approvati qua e là in tutti gli uffici d'Italia. Sebbene chi oggi voglia scioperare debba fare i conti con la poco rosea condizione economica, lo sciopero resta l’unica azione capace di conferire al conflitto una dignità che nessuna altra iniziativa avrebbe potuto dargli: né lettere aperte, né raccolte di firme, né petizioni.

 

La proclamazione dello sciopero aveva aperto il consueto dibattito sulla modernità dello strumento, sulla sua efficacia, sulla sua opportunità; e aveva al tempo stesso raccolto adesioni convinte anche da “pezzi” del mondo sindacale non propriamente vicini a RdB (è il caso della RSU e della struttura Cgil della Dogana di Milano 1). Mai come adesso, intorno a questo sciopero si stava focalizzando l’attenzione dei Lavoratori e dei delegati sindacali delle Agenzie Fiscali. La prova più evidente della forza che questo sciopero avrebbe avuto è data dal fatto che la Commissione di Garanzia ce lo ha negato, invocando presunte irregolarità formali che avrebbero invalidato il cammino verso lo sciopero. Se le irregolarità formali ci sono state, la responsabilità (amministrativa e politica) è tutta degli apparati che oggi impediscono il libero esercizio del diritto di sciopero.

 

Fin qui la cronistoria. Domani è l'8 aprile e la giornata di mobilitazione cambia aspetto ma non sostanza. Non è più una giornata di sciopero nazionale ma diventa una giornata nazionale di mobilitazione caratterizzata da assemblee dei Lavoratori in tutti gli uffici del Fisco. La richiesta è stata già inoltrata ai direttori di tutti gli uffici delle Agenzie Fiscali direttamente dal "centro".

 

Le assemblee dovranno essere caratterizzate dalla discussione dei temi che sono stati al centro del percorso di mobilitazione: il nuovo Contratto, la democrazia sindacale (quella che ci "impone" la firma del Contratto nazionale pena l'esclusione dalla contrattazione integrativa e quella che ci impedisce di scioperare sono due volti della stessa carenza di democrazia sindacale), il salario.

 

La firma definitiva sulla pre-intesa potrebbe essere questione di ore. In questi mesi sembra essersi ridestata una nuova attenzione da parte dei Lavoratori verso i temi che più caratterizzano la loro vita professionale: i diritti e il salario sono tornati alla ribalta quando sembravano ormai questioni desuete, travolte dal dibattito sul merito, sulla produttività, sui sistemi premianti e così via.

 

Il nuovo Contratto ha costretto tutti a un bagno di realismo: il merito non esiste, esiste la corruzione; la produttività è data per scontata e a ritmi sempre crescenti ma non ci sono regole e soldi per finanziarla; il sistema premiante è stato congelato in meccanismi di carriera che ci hanno portato indietro di vent'anni. Ci sono abbastanza argomenti per dare anima e corpo ad assemblee capaci di caratterizzare la giornata di domani.

 

L'8 aprile 2008 resta la giornata di mobilitazione nazionale per un Contratto migliore.


In allegato la lettera aperta che può essere fatta votare in assemblea e inviata via fax allo 06 233 223 871.