Abbiamo ricevuto come O.S. l’informativa della Direzione Centrale del Personale, Ufficio Relazioni Sindacali, relativamente alla “Revisione dell’assetto organizzativo degli uffici di Cagliari e provincia”.
L’approccio questa volta cambia, difatti si parla di un più efficace presidio del territorio, mentre in passato si parlava di realizzare economie. Dopo le cartolarizzazioni degli edifici dove attualmente sono ubicate la Direzione Regionale delle Entrate e il Cam di Cagliari, è evidente che la precedente impostazione che parlava di risparmio delle risorse pubbliche è completamente saltata. Ma l’impressione che abbiamo dalla lettura della nuova proposta, è che si tratti sostanzialmente di una minestra riscaldata dal sapore stantio, vecchio. La città di Cagliari, attraverso le sue istituzioni, le rappresentanze delle varie categorie, i suoi media, ha già detto no allo smantellamento della Cittadella Finanziaria di cui la città e il territorio vanno fieri. Nuovi burocrati tentano sempre lo stesso percorso, anche se la Commissione Finanze, che lo ricordiamo è un organismo parlamentare, ha già detto no allo smantellamento di questo gioiello di famiglia. Ma questo non conta?
Quindi la riorganizzazione non corrisponde ad un interesse pubblico di grande rilievo, perché l’interesse pubblico riteniamo sia attualmente ampiamente soddisfatto. Lo spostamento di Cagliari 2 a Quartu Sant’Elena significa un peggioramento del servizio nell’area di competenza di Cagliari 2. Il bacino di utenza di Cagliari 2 è di 51 comuni, sparsi nell’area Ovest, Nord ed Est di Cagliari. Uno spostamento dell’ufficio di Cagliari 2 a Quartu Sant’Elena danneggerebbe gli utenti di decine di comuni dell’area ovest e nord di Cagliari. Chi viene da fuori si vede costretto ad aggirare Cagliari e attraversare la 554, strada trafficatissima. Non crediamo che “una modesta rimodulazione delle competenze territoriali, con l’inserimento nel distretto di Cagliari 1 di alcuni comuni oggi ricompresi in quello di Cagliari 2” possa risolvere il problema. La nuova sede di via Baccaredda, sarebbe in grado di accogliere l’utenza? Dove parcheggerebbe l’utenza, visto che siamo in pieno centro e parcheggi non ve ne sono?
Vantaggi per l’utenza non ne vediamo,e l’affermazione che le nuovi sedi saranno ubicate in modo più baricentriche rispetto al distretto di competenza sa tanto di geometria elementare, ma non di conoscenza specifica del territorio.
Andremo a guardare le carte in tavola. Cercheremo di capire quale è il percorso che l’Amministrazione sta proponendo. Ma di fatto ci sembra cambiato solo il metodo. Questa volta è la Direzione Centrale a farsi carico del problema, a differenza che in passato, dove le proposte venivano direttamente dalla Direzione Regionale per la Sardegna. Ma lo abbiamo detto. La minestra è sempre la stessa. Gli errori gestionali di dirigenti pagati fior di quattrini ritornano periodicamente al pettine. Perché non si è acquistata la cittadella finanziaria a suo tempo? Perché fu lasciata decadere l’opzione che prevedeva la possibilità di non perdere anni di affitto pagati? E che dire degli uffici di via Biasi, rientranti in un precedente progetto, di cui l’Amministrazione parrebbe pagare a tutt’oggi il canone d’affitto?
RdB-CUB PI Agenzie Fiscali Sardegna
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10 aprile 2008 - L'Unione Sarda
Agenzia delle entrate.
Si moltiplica il dissenso per il possibile smembramento del polo di via Vesalio
«La Cittadella finanziaria non si tocca»
di PAOLO LOCHE
Cagliari - «Trasferire gli uffici dell'Agenzia delle entrate in via Bacaredda? Una follia». A pensarla così sono in tanti: dai residenti di S.Benedetto agli agenti immobiliari della Fiaip; dai consiglieri della circoscrizione ai notai e ai commercialisti cagliaritani. Il timore comune è che tale scelta possa causare problemi di viabilità in una zona già molto trafficata e priva di un numero adeguato di parcheggi, anche a causa dei concomitanti lavori per il Parco della Musica.
Le lamentele dei cittadini sono approdate in circoscrizione sotto forma di una mozione (già protocollata, ma non ancora discussa) presentata dal consigliere Sergio Mascia. «Il trasferimento degli uffici in via Bacaredda», spiega l'esponente della Sinistra Arcobaleno, «determinerà l'intasamento del multipiano di via Manzoni, la cui capienza è appena sufficiente alle esigenze dei residenti e dei commercianti della zona. Per questo motivo chiederò al consiglio che la circoscrizione prenda posizione contro il trasferimento».
Parere negativo anche dalla Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali (Fiaip) che in Provincia di Cagliari vanta 90 iscritti. «Ci sentiamo penalizzati», afferma Domenico Tamponi, responsabile della comunicazione Fiaip. «Separare l'attività collocando le Agenzie Cagliari 1 e Cagliari 2 a parecchi chilometri di distanza è sbagliassimo. Gli agenti immobiliari sono contrari al trasferimento, così come i notai e i commercialisti della città. Nei prossimi giorni organizzeremo un incontro congiunto per definire una linea di protesta comune. Il problema è che finora si poteva fare tutto nell'unica sede di via Vesalio; mentre in futuro sarà necessario spostarsi da una parte all'altra della città, visto che le sedi saranno tre, dislocate in via Vesalio (dove resterà il catasto) sulla 554 e in via Bacaredda (dove trovare un parcheggio è un'impresa)».
Contrario al trasferimento anche il sindacato Rdb Cub Sardegna: «Nuovi burocrati», si legge in una nota diffusa on line, «tentano sempre lo stesso percorso, anche se la Commissione Finanze ha già detto no allo smantellamento della Cittadella finanziaria». Una riorganizzazione non sarebbe affatto necessaria, perché non corrisponderebbe ad un reale interesse pubblico e creerebbe soltanto disagi. «La sede di via Bacaredda sarà in grado di accogliere l'utenza? Dove parcheggeranno gli impiegati e gli utenti, visto che siamo in pieno centro e parcheggi non ce ne sono?» Perplessità anche sulla decisione di spostare Cagliari 2 a Quartu. «L'unico risultato certo», conclude la nota, «è un sensibile peggioramento del servizio». Roberto Landi, commercialista, lancia la sua proposta: «Vendere la sede di via Bacaredda e quella della 554 per acquistare, alla pari, l'edificio di via Vesalio, dove è ancora possibile costruire un terzo piano. È un'operazione possibile e si fornirebbe un servizio ai contribuenti».