“LA CRISI FINISCE QUANDO INIZIA LA LOTTA”
CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE
Dopo l’assemblea del personale della D.R. Entrate di Bari e considerato il fermo dissenso espresso dai Lavoratori ai “provvedimenti assunti dal Governo nelle politiche di riduzione della spesa pubblica”, le R.S.U. hanno dichiarato lo stato di agitazione con:
· Blocco delle trattative Sindacali;
· Rigido rispetto delle mansioni di appartenenza;
· Utilizzo dei tempi massimi stabiliti dall’Amministrazione per i singoli processi amministrativi con priorità di lavorazione dell’attività monitorata;
· Rigido rispetto della normativa relativa alle missioni (indisponibilità all’utilizzo del proprio mezzo);
· Blocco o limitazione dello straordinario;
· Rifiuto di ulteriori impegni lavorativi che non siano previsti da accordi contrattuali;
· Assemblee e sit-in permanenti in sede esterna all’ufficio.
La RSU della DR Entrate della Puglia ha inoltre chiesto, a tutte le OO.SS. territoriali, il sostegno per l’iniziativa intrapresa.
Come USB, non abbiamo avuto il minimo indugio a condividere e sostenere concretamente le forme di lotta e protesta messe in atto, a cominciare dalla presenza massiccia di Delegati ed iscritti a USB al Presidio di protesta tenutosi il 10 luglio nello spazio antistante all’Ufficio Territoriale e la DP Entrate di Bari.
Parimenti, corre l’obbligo di sottolineare senza alcun indugio il ruolo di totale passività se non di aperta complicità delle segreterie nazionali di CGIL – CISL – UIL e “ALTRI" che hanno spianato la strada a detti provvedimenti. I Lavoratori sono stufi di continuare ad assistere alle solite trite e ritrite “apparizioni televisive” nelle trasmissioni delle TV “amiche” o alle dichiarazioni di “facciata” rese su alcuni quotidiani o, peggio, alle performances della Camusso che “appassionatamente stretta” al Presidente di Confindustria dà i “voti e stila pagelle” sull’operato del Governo nei dibattiti pubblici. CHE TRISTEZZA e MISERIA!!!
SERVE BEN ALTRO ED I COLLEGHI E LE RSU DELLA DR NE HANNO DATO PROVA
La presenza dell’USB al Presidio si è caratterizzata su un NO chiaro e netto contro:
1. Tutti i tagli della Spending Review;
2. I licenziamenti e lo smantellamento delle garanzie sociali conquistate in anni di lotte;
3. L’introduzione della mobilità verso altri enti pubblici, le cui carenze di personale vanno coperte con nuove assunzioni, per ridurre la disoccupazione;
4. La riduzione del buono pasto; i prepensionamenti forzati.
Nel comportamento e nella lotta dell’USB non ci sono ambiguità. Siamo contrari a qualsiasi spending review che tagli salari, i posti di lavoro, gli uffici e i servizi. L’USB non “spezzetta” il micidiale attacco del Governo per far credere di essere “contro” mentre si spiana la strada – distraendo e illudendo i lavoratori e i dipendenti - all’obbiettivo principale: l’eliminazione delle garanzie sociali che caratterizzano quello che chiamiamo “stato sociale”.
La USB continuerà a sostenere tutte le iniziative di lotta e mobilitazione, come è stato nello sciopero generale del 22 giugno scorso, nel presidio del 3 luglio davanti a Montecitorio e in quelli del 6 luglio in tute le città d’Italia, lotte a cui si aggiunge il sit-in del 10 luglio con i lavoratori delle Agenzie Fiscali di Bari.
L’impegno e la lotta dell’USB proseguirà per impedire l’attacco complessivo che il Governo Monti ha sferrato alla Pubblica Amministrazione, oltre che impedire la chiusura dell’Agenzia del Territorio e dell’AAMS, la soppressione delle Agenzie Fiscali nelle province con meno di 300.0000 abitanti e degli uffici con meno di 30 dipendenti, come gli Uffici di Lucera e Gallipoli.
Bari, 10 luglio 2012
USB Pubblico Impiego Puglia – Agenzie Fiscali