Con la sentenza depositata sabato 18 giugno il Giudice del Lavoro di Lucca, ha accolto il ricorso presentato da USB/RdB e condannato l'Agenzia delle Entrate per comportamento antisindacale. Il Giudice ha ordinato inoltre all'Agenzia di “dare corso” alle disposizioni contenute nell’art. 6 del CCNL. Questo vuol dire che il Giudice ha ordinato all’Amministrazione di attenersi al sistema di relazioni sindacali previsto dal vigente CCNL, che prevede informazione preventiva e/o successiva, concertazione, consultazione.Si riafferma così quel principio ormai consolidato in giurisprudenza in base al quale gli effetti del Decreto Legislativo 150/2009 (la c.d. Riforma Brunetta) e le disposizioni ivi contenute si applicano dalla tornata contrattuale successiva a quella in corso. Il Giudice ha dichiarato quindi illegittimi tutti gli atti emessi dall'Amministrazione, che dovranno essere riemessi osservando le prescrizioni del Contratto Nazionale Collettivo di lavoro.Per la prima volta nel nostro comparto, un simile principio peraltro già affermato da altre sentenze e in altri ambiti, ha effetti diretti e immediati su una realtà lavorativa come è quella della Direzione provinciale di Lucca. Si tratta quindi di una sentenza doppiamente importante che riafferma principi sacrosanti e che potrà essere apprezzata concretamente e in modo tangibile dai lavoratori.Questi principi li affermiamo continuamente e a tutti i livelli negoziali, contrastando le derive autoritaristiche delle nostre amministrazioni e la volontà perseguita anche sulla sponda sindacale di ridimensionare o cancellare i diritti sindacali.Mentre gli altri (Cisl, Uil e Salfi) rivendicano e difendono l'accordo del 4 febbraio che va nella direzione opposta a quella riaffermata dal Tribunale del Lavoro di Lucca, USB persegue e rivendica il principio che i diritti dei rappresentanti dei lavoratori sono ancora in vigore. Siamo convinti che sul tema dei diritti sindacali le iniziative non possano fermarsi alle aule di tribunale. La vera sfida è costruire un nuovo rapporto fra lavoratori e sindacato, rinforzando gli istituti partecipativi di democrazia sindacale. Perciò USB sta raccogliendo le cinquantamila firme a sostegno di una proposta di legge popolare: per dare voce e potere ai lavoratori e per definire una vera, concreta, praticabile democrazia sindacale.
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