Come noto, la mancata sottoscrizione del CCNI 2023-2025, il conseguente ritardo nella nomina del Direttore Generale e il conseguente rilievo da parte del MEF, hanno causato un concreto danno economico ai lavoratori, con ripercussioni dirette sulla loro progressione di carriera e sul trattamento pensionistico. In particolare, numerosi dipendenti, che avrebbero potuto beneficiare della loro progressione economica se il bando fosse stato indetto nei tempi previsti, sono stati costretti a partecipare nuovamente alla selezione, con esiti spesso negativi.
Riteniamo che tale situazione sia inaccettabile e chiediamo pertanto:
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La sanatoria delle graduatorie relative al bando sviluppi economici 2023.
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Il riconoscimento dei diritti contrattuali spettanti ai lavoratori penalizzati.
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L'adozione di misure urgenti per garantire il pieno rispetto dei contratti collettivi e tutelare i diritti dei lavoratori.