Come alla FIAT anche in AIM Mobilità i dipendenti votano a maggioranza il taglio della loro retribuzione.
Si è concluso oggi il referendum indetto da Filt CGIL, UILTrasporti, FIT CISL per far esprimere i 246 dipendenti dell'AIM Mobilità.
Ecco i risultati: aventi diritto 246; votanti202; hanno votato SI 144; hanno votato NO 58; bianche 3 Nulle4;non votanti 44.
Dunque stando ai risultati comunicatii dagli scrutatorti, tutti apertamente schierati per il SI, l'ipotesi firmata nei giorni scorsi tra AIM Mobilità e Sindacati che prevede un taglio di 1000 euro di stipendio all'anno, il congelamento del pagamento di 16 giorni di riposi aggiuntivi previsti dagli accordi degli anni scorsi altri 1000 euro questi solo per i vecchi assunti; stando ai risultati resi noti la grande maggioranza dei lavoratori ha approvato questo accordo.
USB è stato l'unico sindacato ad opporsi a questo accordo invitando apertamente di non votare o votare NO ; 58 NO 44 che non hanno votato , 7 tra nulle e bianche portano ad un totale di 109 lavoratori che non hanno approvato questo accordo.
E' stato un voto che non ha visto la presernza nel seggio dei comitati per il no; è stato un voto su una ipotesi non chiara rispetto ai giorni dei riposi congelati e che metteva di fatto i vecchi contro i giovani, ovvero questo accordo prevede non che i giovani acquisiscano i diritti conquistati dai vecchi ma il contrario che i vecchi perdano i diritti acquisiti.
Un accordo che pesa nei rapporti sindacali e nelle tasche dei dipendenti AIM mobilità per il presente e per il futuro.
Noi non ci consoliamo nell'affermare che un centinaio di lavoratori non è d'accordo ma prendiamo atto che il ricatto occupazionale, la minaccia di portare i libri in tribunale se l'accordo non passava ha per l'ennesima volta riccattato i lavoratori che sono gli unici sconfitti.
La strada per il riscatto dei lavoratori è ancora lunga ma USB intende percorrerla tutta.