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gengish skan CC BY-NC-ND 2.0 DEED

Beni Culturali // Donne

Ales Roma: i responsabili aziendali e i confederali minano il diritto di sciopero

Roma,

Come negli anni passati USB ha aderito alla chiamata dello sciopero transfemminista nella giornata dell’8 Marzo, confermando l'astensione dal lavoro per tutte le categorie pubbliche e private. Il nostro sindacato si è impegnato non solo con l'organizzazione di presidi, momenti di lotta e partecipazione ai cortei organizzati in tutta Italia; si è ritrovato anche a contrastare i tentativi di chi si è messo di traverso cercando di boicottare lo sciopero.

Inedito e preoccupante quanto avvenuto nella società in-house del Ministero della Cultura. Alcuni dipendenti di Ales S.p.A in servizio presso Castel Sant'Angelo a Roma intenzionati ad aderire allo sciopero si sono visti prospettare provvedimenti disciplinari dalla propria responsabile, in quanto l'assenza sarebbe stata ingiustificata non avendo le sigle definite “i nostri sindacati di settore” aderito all'iniziativa. Nei giorni immediatamente precedenti a Firenze la responsabile degli Uffizi parlava di impossibilità di aderire allo sciopero per il personale di accoglienza e vigilanza, causa mancati tempi di precettazione e altre amenità. La nostra O.S. ha mandato subito all'azienda una nota per segnalare questi gravi fatti e attende risposta, ancora non pervenuta.

Non meno tristemente significativo il ruolo di CGIL, CISL E UIL che non solo non hanno aderito alla chiamata allo sciopero per l'8 Marzo, ma si sono anche attivamente date da fare per intorbidire le acque e prestare il fianco alla diffusione di informazioni errate e ambigue sulla astensione dal lavoro. Da rilevare la nota del 6 Marzo con la quale le tre sigle tranquillizzavano Ales sul non aver aderito allo sciopero, nota poi fatta circolare fra i lavoratori generando confusione e timori. 

Dobbiamo anche ricordarci che nella storia sindacale dei lavoratori di questa azienda i delegati di CGIL, CISL e UIL non sono nuovi a seminare dubbi e paure fra i colleghi, invocando la legge 146/90, che regola lo sciopero, invitandoli a non aderire.

Chiariamo che Ales opera in un settore ritenuto servizio pubblico essenziale e sottoposto alle restrizioni della L. 146/90, ma queste non investono i suoi dipendenti che svolgono una funzione di supporto al personale del MiC, lavoratori che invece sono sottoposti alle prescrizioni della legge, con numeri minimi da garantire e lavoratori precettati. È singolare e ridicolo parlare di tempi di comunicazione troppo stretti se si pensa ad esempio che lo sciopero dell'8 Marzo è stato proclamato nel mese di Gennaio 2024. Altresì ricordiamo che la proclamazione di uno sciopero non è un privilegio riservato alle sigle firmatarie di CCNL, ed aderirvi è una libera scelta e un diritto del singolo lavoratore, sia esso iscritto e non, ad un qualsivoglia sindacato.

USB ci tiene a ribadire con forza che anche in Ales S.p.A. SI PUÒ SCIOPERARE, si è scioperato e si continuerà a farlo come strumento di lotta fondamentale nelle mani di lavoratrici e lavoratori!

Diffondere informazioni errate e “intimidire” i dipendenti per cercare di ostacolare gli scioperi è semplicemente illegittimo e vergognoso!

                                                              

USB PUBBLICO IMPIEGO MIC

USB LAVORO PRIVATO