Da velate notizie apparse su alcuni siti, prendiamo atto di una lettera che le Segreterie Nazionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno inviato il 29 ottobre a tutte le Aziende del settore per aprire una campagna di elezione finalizzata alla costituzione di RSU e RLS da realizzarsi nel 2011; a tale scopo sarebbe prossima la pubblicazione di un non ben precisato “regolamento” elaborato da loro ma mai portato a conoscenza dei lavoratori, ancora tenuti all'oscuro di tutto.
E' troppo tardi!
Nel 2011 scade il contratto CAI e, dopo essere stati ben attenti a non disturbare il manovratore in questi 3 anni, ci sembra che si tenti di arrivare alla discussione del nuovo contratto con lo stesso sistema con il quale si è gestito quello attuale che certo non è un capolavoro.
Vogliamo ricordare che nel corso dell’assemblea di Giugno, Cgil ed Avia si erano pubblicamente impegnate ad accelerare il percorso per la formazione della RSU di categoria, preso anche atto della serie di accordi devastanti firmati nel frattempo da CISL UIL UGL Anpav (quello riguardo Cityliner sopratutto).
Per questo consideriamo questa lettera un enorme passo indietro. Non possiamo immaginare peggiore mutazione e repentino cambiamento di direzione.
Per noi la costituzione delle RSU, unica rappresentanza titolata a trattare, insieme alla conseguente nomina dell'RLS, sono emergenze dell'oggi sulle quali non si può più tergiversare. E' essenziale restituire agli assistenti di volo la libertà di scegliere i propri rappresentanti e quindi la possibilità di esprimersi per ciò che li riguarda senza affidarsi più a delle RSA COOPTATE, stagione che vorremmo chiudere una volta per tutte!
Le regole ci sono già, stipulate in un accordo del 1993, e l'unica che manca è quella che elimina definitivamente la “pratica feudale” del 33% dei posti riservati ai firmatari. Per il resto, basta solo seguirle queste norme, senza inventarsi qualcosa che possa restringere ancor di più gli spazi di democrazia.
Per confermare quanto questo sistema auto referenziale sia distaccato dalle persone e dai lavoratori basta fare una semplice considerazione: dal 20 ottobre, giorno della firma del verbale presso il Ministero dei Trasporti, non si hanno più notizie delle trattative aperte, nemmeno da CGIL ed Avia che avevano ritenuto di poter tornare ai tavoli nella convinzione che ci fosse molto da guadagnare. Di loro, di ciò di cui si sta discutendo non si sa nulla come se le questioni in ballo non fossero di grande rilevanza.
Siamo ripiombati in un silenzio di tomba.
Abbiamo il diritto di sapere cosa accade. Vogliamo vedere se la ritrovata compagine sindacale riprenderà lo stesso passo che ha caratterizzato gli accordi precedenti (tutti poco sostanziali ed alcuni veramente scandalosi); se si continuerà a subire le necessità aziendali o se si sarà in grado di risolvere i problemi, soprattutto quelli concernenti le assunzioni e le stabilizzazioni dei contratti a tempo determinato di stagionali e cassintegrati, restituendo dignità a questa bistrattata categoria.
Per noi non ci sono prospettive concrete per la soluzione di una vertenza che, ricordiamo, è iniziata con la violazione degli accordi di Palazzo Chigi ma anche per dare agli AA/VV una serie di risposte ai mille problemi quotidiani, che non sono scomparsi con un colpo di bacchetta magica ma sono finiti tutti sotto il tappeto.
Siamo convinti però che i lavoratori debbano farsi avanti: se non è vero che tutto va bene bisogna dirlo chiaro e con atti espliciti. Occorre riaprire un confronto reale tra le persone, i dibattiti su forum e blog sono utili ma palesemente insufficienti in una fase come questa, cosa di cui sono ormai consapevoli tutti.
Stiamo organizzando per questo un’assemblea aperta anche ai non iscritti con la volontà di rimettere al centro dei ragionamenti l’argomento della partecipazione.
Non riusciamo ad immaginare come la vicenda Alitalia per quanto terribile sia stata, abbia potuto annullare ogni barlume di coscienza nelle persone civili che formano questo tessuto sociale. Abbiamo una volontà, quella di superare insieme l’isolamento per ricominciare a chiedere insieme il rispetto dei i nostri diritti.
Non abbiamo mandato nessuno a parlare a nostro nome: riprendiamoci la voce, pretendiamo subito le RSU.
R.S.A. AA/VV Alitalia
USB Lavoro Privato
Fiumicino, 8 novembre 2010