Quello che serve ad Alitalia é un’immediata inversione di rotta rispetto a quanto previsto nei piani “al massacro” che prevedevano dismissioni di aeromobili e tagli. C’è bisogno di rilancio e d’investimenti. Ecco cosa chiedono i lavoratori a Gabriele Del Torchio. La situazione finanziaria della compagnia è pesantissima a dispetto del prestito ponte messo a disposizione dagli azionisti soltanto qualche mese fa. Una perdita operativa in costante peggioramento. Il debito sta uccidendo l’azienda ma a questo si risponde solo con la dichiarazione di nuovi esuberi.
BASTA FARE CASSA SULLE SPALLE DEI LAVORATORI CON LE RICHIESTE DI AUMENTI DI PRODUTTIVITA’, BASTA CON LA CESSIONE DI ATTIVITÀ A TERZI, BASTA CON GLI APPALTI NEI SETTORI DELLA MOBILITA’
Dobbiamo intervenire prima che nuove disastrose scelte sconvolgano ancora di più le garanzie per gli assetti occupazionali nelle aziende e l’abbassamento dei livelli di sicurezza e di tutele per i lavoratori.Otre ai tagli sul costo del lavoro in Alitalia si continua a cedere attività ad altri vettori, anche se in questi mesi sono già state aperte procedure di cassa integrazione e altre forme di sostegno sociale. Ancora migliaia di persone in mobilità, sono in attesa d’impiego. A nulla è servita la pessima e drammatica esperienza fatta con la Carpatair, e come sappiamo dal primo giugno Darwin Airlines opererà i voli da e per Ancona.Non ci sono più motivi per aspettare che tutto si traduca in un nuovo disastro con altre migliaia di esuberi. Queste non sono soluzioni industriali e le respingiamo indietro! Trattative per la produttività, sotto impiego, servizi ancillari, distacchi e trasferimenti, manutenzione ceduta all’estero, hangar vuoti: ecco quello che abbiamo sotto gli occhi. I sindacati confederali complici di tutto questo sono impresentabili davanti ai lavoratori! A questo c’è una risposta! I lavoratori dei trasporti scioperano insieme contro la pretesa di ridimensionarei contratti, contro la pretesa di ignorare il dissenso e cancellare la rappresentanza e la voce.Appuntamento alle partenze del T2 di Roma, davanti all’area partenze dell’aeroporto di Catania e davanti all’aerostazione di Malpensa. Il problema non sono i lavoratori ma la mancanza di strategia industriale!Fiumicino, 10 Giugno 2013
USB Lavoro Privato T.A.