Le notizie che stanno trapelando da Palazzo Chigi disegnano la drammaticità della situazione in cui versa Alitalia/Cai.
L’USB Lavoro Privato ritiene che non serva neanche più commentare gli esiti, totalmente fallimentari, della famigerata operazione che aveva portato al fallimento dell’ ex compagnia di bandiera e all'arrivo della “cordata dei patrioti”. Un’operazione pagata a caro prezzo dalla collettività, dai lavoratori e da quei sindacalisti scomodi che avevano denunciato cosa sarebbe accaduto. Non risulta aver pagato nulla quella classe politica, industriale e sindacale che ha portato avanti e condiviso quelle scelte.
E' altrettanto chiaro che per dare un futuro ad Alitalia, ed a migliaia di dipendenti coinvolti, si deve fare esattamente l'opposto di quanto fatto negli ultimi 5 anni.
Si devono destinare i fondi necessari per dotare la compagnia di un Piano Industriale, che ne individui la mission di vettore globale che si basi principalmente sul mercato di lungo raggio, dotandola di aerei e rotte sufficienti a invertire la rotta dei piani fallimentari. Fondi che altrimenti sarebbero comunque spesi per ammortizzatori sociali per migliaia di futuri licenziati.
Dopo averne parlato dal 2003 senza avere fatto assolutamente nulla, il governo deve dotare con urgenza l'intero settore di regole valide e applicabili per tutti gli operatori, in primis a quelli che violano leggi, evadono tasse e contributi e percepiscono fondi pubblici negli aeroporti minori, come ad esempio RyanAir.
Il sindacato, a differenza di quanto fatto in questi anni, deve aprire una stagione di solidarietà diffusa tra tutte le categorie non solo per evitare il sommarsi, di nuove migliaia di esuberi, a quelli già esistenti, ma anche per riaccendere una prospettiva e una speranza ai tanti che hanno perso il lavoro.
Queste sono azioni semplici, quanto essenziali, senza le quali ogni piano o ogni salvataggio sarebbe solo allungare l'agonia verso una fine già scritta.
Anche l'attuale crisi politica assume sinistre somiglianze a quanto accaduto nel 2008. Appunto per questo, l’USB Lavoro Privato chiede che sia valutata con estrema attenzione l'urgenza di una decisione in tal senso.
Certamente, nulla sarà credibile se la gestione della crisi Alitalia/Cai fosse affidata ancora a quella classe manageriale e sindacale che si è resa protagonista di questo disastro.
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