La lotta alla Carrefour di Chignolo Po (Pavia) è arrivata al decimo giorno e i lavoratori, dopo due giorni di attesa di un incontro annunciato dalla cooperativa Zero70 e dal consorzio Cisa ma sempre rinviato, hanno deciso di inasprire la protesta: i quattro facchini licenziati, fin dal primo momento in cima agli altissimi scaffali del deposito, giovedì 20 agosto inizieranno lo sciopero della fame e hanno lanciato agli altri lavoratori l’appello a unirsi alla protesta, appello subito raccolto.
USB dal canto suo ha indetto per sabato 22 agosto una manifestazione a Pavia, dando appuntamento alle 17 davanti la ASL di viale Indipendenza ai cittadini e ai lavoratori che vorranno unirsi alla protesta per la scandalosa e illegale situazione creata da Zero70 e Cisa.
Oltre ai licenziamenti comminati a chi contestava la pretesa di far pagare ai lavoratori il debito di 400mila euro accumulato dalla cooperativa, nelle ultime ore è infatti emerso che le buste paga dei dipendenti erano state decurtate di decine di migliaia di euro e che, fatto ancor più grave, le somme destinate al TFR non erano state accantonate presso l’INPS, come previsto dalla legge.
La coop Zero70 non solo licenzia e vessa i lavoratori, ma nega pure il pieno riconoscimento degli istituti economici contrattuali come normato dal ccnl e dalle leggi. Per questo nel pomeriggio di martedì, l'USB ha inviato formale diffida a Carrefour in quanto responsabile in solido ai sensi dell'art.29 L 276/2003, chiedendo 1150 € per ogni lavoratore per le differenze retributive accumulate in soli 10 mesi.
È tempo di un efficace intervento legislativo sulla filiera degli appalti e dei subappalti nella logistica: fino ad allora i facchini saranno sempre costretti a pagare un prezzo altissimo per combattere lo sfruttamento e l'illegalità.
#schiavimai
Unione Sindacale di Base - Logistica